Cerca

“Il talento di Emma? E’ una storia di famiglia”

La sua famiglia ha una lunga tradizione artistica alle spalle. Il nonno di Emma, Leandro Nicola Marrone ci racconta la loro storia in questa intervista esclusiva 

 

Leandro Nicola Marrone, è un tranquillo signore che sino a pochi giorni fa trascorreva serenamente le sue giornate. Poi è arrivata la Tv, la De Filippi s’è “presa” Emma e per lui la pace è finita, ma non se ne dispiace: è felice per la sua adorata nipote. Leandro, 77 anni ben portati, nonno di Emma, ci accoglie con il sorriso sulle labbra, senza enfasi, con la semplicità di chi non ha bisogno di ostentare. 

Come nasce la passione di Emma per la musica e per il canto?
È un dono che il Signore le ha fatto e io spero che abbia la saggezza per apprezzarlo e la prudenza per gestirlo. Ho insegnato a tutti loro, figli e nipoti, quali sono le cose importanti della vita, i valori veri: la famiglia, il rispetto per gli altri, la fede. Emma è una ragazza dolcissima e spero che tutti le vogliano bene per questo.
Studiava canto? 
La nostra famiglia ha sempre apprezzato l’arte, è una storia che comincia da lontano.
Quanto lontano?
Dal 1920. Quell’anno mio nonno portò mio madre a teatro. Lui era appassionato del teatro drammatico e al Politeama Greco di Lecce andava in scena un dramma di una compagnia siciliana molto famosa. Ebbene mia madre assistendo alla rappresentazione si innamorò del primo attore, Nicolò Marrone. All’epoca gli attori non erano tenuti in gran conto, non era pensabile che mio padre potesse essere accettato dalla famiglia, per questo fecero la “fuitina”. Fu un grande scandalo. mio nonno per la vergogna di una figlia che seguiva un attore drammatico vendette tutto e andò a vivere a Roma. 
Anche sua madre divenne attrice?
Furono scritturati da un teatro di Buenos Aires e quattro di noi sette figli siamo nati lì. Poi la compagnia si sfasciò e decisero di tornare in Italia dove mia madre poteva riprendere l’insegnamento. Ha insegnato a Tuglie, poi a Seclì e mio padre fu assunto come tesoriere comunale ad Aradeo. 
Emma conosce questa storia?
Certamente. Le ho sempre parlato di mio padre e mia madre, ma anche della sorella di mio padre, Floria Marrone, attrice di moltissimi film. Ma credo che il talento musicale Emma l’abbia ereditato dalla madre di mio padre, soprano lirico. 
Come è accaduto che Emma decidesse di partecipare alla trasmissione “Amici”?
Per la verità, aveva già partecipato a un altro programma, “Superstar”, e vinse. Doveva fare un disco, ma tutto si risolse in una bolla di sapone. Lei era delusa e ricominciò a cantare con dei gruppi locali. In quel periodo noi familiari eravamo scontenti perché non voleva continuare gli studi, anche se si era iscritta all’università, e premevamo perché si rendesse indipendente. È una brava ragazza, ha fatto la commessa per 250 euro al mese. “Amici” è arrivato inaspettato: Emma ha avuto un piccolo problema di salute e per questo ha subito un piccolo intervento che è riuscito bene (fortunatamente non si trattava di niente di grave). Quando è andata a Roma per il controllo c’era il provino di questi 30mila ragazzi, lei si è presentata ed è stata scelta.