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“Il reddito di cittadinanza tenetevelo ma datemi un lavoro!”

Maria Rosaria Palmarini, 46enne magliese, racconta le difficoltà in cui vive 

Si chiama Maria Rosaria Palmarini, ha 46 anni e vive a Maglie. Nei giorni scorsi ha contattato Belpaese per raccontare il suo dramma di percettrice di reddito di cittadinanza e disabile. “Sono disperata – racconta la donna, che nei mesi scorsi si è nuovamente rivolta alla stampa locale lanciando appelli e richieste di aiuto – e non è solo una questione di reddito di cittadinanza. Percepisco attualmente 350 euro al mese, che sono insufficienti per vivere. Inoltre ho una disabilità accertata del 50%. Una percentuale che non raggiunge il 67%, soglia oltre la quale è possibile ottenere sostegno economico”. Maria Rosaria non nasconde la delusione, che spesso durante il suo racconto al telefono si trasforma in pianto e disperazione: “Volete togliermi il reddito di cittadinanza? Ok, fatelo, ma datemi un lavoro impiegatizio, compatibile con la mia disabilità. Sono figlia unica e non ho familiari che possano darmi una mano. Purtroppo in giro si trovano soltanto lavori nei quali è richiesta manualità (camerieri, baristi, braccianti), impieghi che per la mia situazione di salute non posso svolgere. Ad aprile sono anche stata vittima di un incidente domestico rimediando frattura e trauma cranico. Grazie ai miei ex compagni di classe, ad alcuni concittadini e al dottor Marco Panico, che mi hanno aiutata. Di recente ho anche partecipato a JobDay e incontri con aziende ma niente. Appena il sussidio del reddito di cittadinanza cesserà – conclude la giovane donna magliese – non so più cosa fare. Ne ho parlato più volte sia con imprenditori che con le istituzioni pubbliche e uffici preposti. Niente di niente: zero risposte. Mi hanno persino suggerito di rivolgermi alle suore per un pasto caldo. Ma io voglio la mia autonomia. Vi prego, aiutatemi”.

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