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“Il Pit 9? Un eccellente programma di sviluppo locale”

Mercoledì scorso è stata presentata a Roma l’analisi condotta sui Pit italiani dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Ministero dello Sviluppo Economico

 
Uno studio capillare condotto dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Ministero dello Sviluppo Economico pone il Pit9 di Casarano fra le eccellenze dei Progetti Integrati Territoriali d’Italia. Nel corso della ricerca è stata analizzata l’intera attività strutturale ed infrastrutturale che il Pit9 ha promosso ed attuato in questi anni, nell’ottica della “riposizione del sistema manifatturiero” che era l’obiettivo finale del programma. I risultati dello studio sono stati presentati mercoledì scorso negli spazi romani del centro congressi Cavour, in una giornata sul tema “Riflettere sul passato per decidere del presente: dalle valutazioni ex post ad Europa 2020”. Il Pit9 del sud Salento è stato individuato come significativo per best practices alla pari del Pit Campano “Città di Napoli”. 
“Il Dipartimento per lo sviluppo -spiega Tito Bianchi, economista, membro dell’Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici del Dps presso il Ministero dello Sviluppo Economico- ha selezionato il PIT9 perché è un progetto che ha saputo identificare una strategia di modernizzazione e riposizionamento del settore manifatturiero fortemente condivisa, e aderente alle necessità del territorio. Dalla valutazione dell’efficacia di questo intervento portato avanti con convinzione ed efficienza a livello locale, ci aspettiamo di estrarre lezioni di generale rilevanza sulle condizioni che favoriscono l’efficacia di interventi integrati, per il sostegno alla base produttiva”. L’analisi condotta da Tito Bianchi ha interessato il Pit9 come “dispositivo territoriale per lo sviluppo, monitorando e valutando la gestione del progetto in termini di efficacia delle azioni attuate” e con un’attenzione particolare rivolta anche al “puntuale ruolo che il Progetto Integrato ha svolto nel favorire le reti per lo sviluppo, grazie alle specifiche azioni prima immaginate e poi realizzate, come i Pia-Pit9 che, se pure a regia regionale, puntavano a sostenere progetti produttivi fortemente innovativi”.
Attraverso lo studio ministeriale è stato sottolineato come il Pit9 è proiettato verso “un nuovo modello di sviluppo economico e territoriale”, dimostrandosi “un efficacissimo e lungimirante strumento di sviluppo locale”.
 
Daniele Greco