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Il “Pendolo di Foucault” a Maglie?

Storia, archeologia e mistero. L’area di San Sidero tra Templari, vecchie masserie e polemiche varie
 
San Sidero, una masseria che presenta stratificazioni architettoniche, con evenienze di diverse epoche, dal periodo Bizantino fino all’ottocento, costruita in un territorio di particolare bellezza paesaggistica, ricco di testimonianze storiche. Nel corso dell’ultimo mese è stato presentato un benemerito progetto di un recapito per le acque piovane, benemerito perché risolve un problema secolare per Maglie, dal momento che i leggendari fondatori, costruendo il nucleo cittadino in una conca, non pensarono che ad ogni pioggerella le vie che scendevano dalle serre si trasformavano in torrenti di acqua e fango. Con tempestività si è provveduto ad intercettare un finanziamento e lo si è destinato alla realizzazione di un’opera pubblica la cui realizzazione si era rimandata da troppo tempo. Un consigliere di opposizione, a questo punto, ha fatto il suo dovere acquisendo il progetto originario che prevedeva una vasca a gradoni circondata da un muro di cemento e ha sollevato la questione dinanzi all’opinione pubblica, rilevando anche il fatto che nell’area interessata ai lavori vi sono delle tombe altomedievali, in località Rosemarine, che costituiscono la traccia di un insediamento urbano a Maglie di molto precedente all’originario nucleo attorno al canale imbrifero nel centro storico. 
L’Amministrazione comunale ha preso atto e immediatamente si è adoperata a trasformare i punti critici in opportunità per il territorio, recependo in toto le ineccepibili osservazioni tecniche del portavoce del Forum Ambiente e Salute, Oreste Caroppo, il quale suggerisce di trasformare l’invaso in un laghetto artificiale, ricco di biodiversità, ed il recupero della vicinale che lambisce il recapito per le acque piovane, previa un’approfondita analisi archeologica dell’intera area interessata ai lavori. Tutto sembrerebbe andare per il meglio, fino a quando un architetto, membro della “Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani” che riunisce studiosi autodidatti che hanno in comune la passione per i poveri Cavalieri del Tempio di Gerusalemme, scrive al sindaco, quasi imponendo un altolà, dal momento che vi potrebbero essere tracce a San Sidero, come un documento da lui scoperto confermerebbe, della presenza nientepopodimeno che all’Ordine cavalleresco, fondato da Ugo De Payns e distrutto da Filippo il Bello e Clemente V, che ha sempre esercitato un fascino particolare sugli studiosi di esoterismo e di occulto. 
Anche qualora l’appartenenza del casale di San Sidero ai templari dovesse essere provato, ciò non cambierebbe nulla al fine della realizzazione del recapito dell’acqua piovana di Maglie, che tra l’altro si trova dalla parte opposta rispetto alla masseria. In realtà la diceria che i templari fossero stati a San Sidero era circolata negli ultimi torbidi decenni del 1800, anni di risveglio di sette esoteriche anche nel Salento, e ne da notizia lo storico Luigi Maggiulli, senza darsi però nemmeno pena di verificarne l’attendibilità, cosa insolita per uno storico generalmente rigoroso come il celebre murese. 
Indipendentemente dalla presenza dei templari a Maglie,  un piccolo “Pendolo di Foucauld” in salsa cittadina che ha assunto tutte le caratteristiche di una polemica postbalneare, San Sidero meritava un’attenzione maggiore da parte di tutti, e si spera che il nuovo progetto possa essere lo strumento per la valorizzazione dei suoi tesori e per la riqualificazione dell’intera area rurale circostante.
 
Vincenzo Scarpello
 

“Il pendolo di Foucault” (Bompiani, 1988) è un romanzo di Umberto Eco, il cui protagonista trova nel mito dei Templari la sua ragion d’essere culturale e professionale