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Il “mosaico” di Antonio Fitto

Ultimi nodi da sciogliere per il sindaco intento a completare la squadra di governo. Sul tavolo, una volta definito il numero delle deleghe, la natura delle mansioni e la carica di vicesindaco

 
A distanza di oltre un mese dalla chiamata alle urne, la nuova Giunta di Antonio Fitto non è ancora nata. Il ritardo dovuto formalmente a problemi di tipo normativo, visto l’incessante lavoro della commissione elettorale nasconde anche una dialettica interna al partito di maggioranza. 
La composizione dell’esecutivo è un passaggio fondamentale per garantire quella coesione e quella stabilità che in Consiglio conta su numeri non proprio tranquilli cioè su 12 consiglieri (sindaco escluso) contro gli 8 dell’opposizione. Così il primo cittadino deve fare minuziosamente i conti con quanto emerso dalla consultazione elettorale. La questione non è sulla ripartizione degli assessorati che con buona pace di Giovane Maglie, la lista che ha avuto l’exploit maggiore tra quelle di supporto, avrà al pari delle altre, cioè Maglie prima di tutto e Maglie la città che vogliamo, una sola delega operativa, ma piuttosto sulla natura delle assegnazioni che, almeno in questo caso e secondo quanto vorrebbe il sindaco, dovrebbe rispettare gli equilibri delle forze in campo. 
Le ipotesi porterebbero ad avere un Pdl con tre assessorati (Antono Lio, Rossano Rizzo e Franca Giannotti) comprendenti le Attività produttive, l’Urbanistica, i Servizi sociali, i Lavori pubblici e la Cultura; a Giovane Maglie, vista la presenza di Marco Sitcchi, assessore junior, dovrebbero toccare le Politiche giovanili e la cura del Verde; a Luca Primiceri di Maglie prima di tutto, il Personale e l’Innovazione, a Salvatore De Rubertis di Maglie la città che vogliamo, l’Ambiente e il Traffico. Si tratta di indicazioni di massima sulle quali si sta ancora lavorando: per la carica di presidente del Consiglio invece si fa il nome di Giorgio Tronci che potrebbe avere anche qualche delega minore. 
Più articolata la discussione per la designazione del vicesindaco da recuperare in seno agli assessori del Pdl: per tagliare la testa al toro, Antonio Fitto potrebbe decidere di assegnare l’incarico al più suffragato in Consiglio, Antonio Lio. Intanto, il nuovo direttivo di Sinistra Ecologia Libertà che ha sede in via Roma, costituitosi nel corso della recente campagna elettorale per Vendola, ha pronta una proposta per la nuova amministrazione. “Proponiamo l’attivazione piena dell’anagrafe pubblica degli soggetti eletti e nominati a tutti i livelli istituzionali ed l’autorizzazione alle riprese audio-video delle sedute consiliari. Attraverso lo strumento dell’anagrafe si può garantire ai cittadini la possibilità di conoscere non soltanto l’attività del Comune ma, soprattutto, dei vari enti, società pubbliche e miste, tutte fattispecie nelle quali la politica esercita il proprio arbitrio nominando dirigenti ed amministratori. L’anagrafe degli eletti e dei nominati, integrale e senza filtri unita allo snellimento dell’accesso e della consultazione di atti, costituiranno indubbiamente un passo significativo di trasparenza concreta. A questo va aggiunta la necessità, in merito al ruolo di sindaco, assessori e consiglieri, di poter monitorare l’effettiva presenza degli amministratori ai lavori consiliari, quali e quanti incarichi siano attribuiti ad ognuno, quali e quanti strumenti regolamentari essi usino”.