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Il Comune è in dissesto: scatta il sequestro dei beni di 11 amministratori

La sentenza della Corte dei Conti, emessa nei giorni scorsi nei riguardi dell’Amministrazione comunale di Melissano, non lascia spazio a dubbi: il patto di stabilità dal 2010 al 2013 è stato sforato e il Comune è in dissesto. È stato così disposto da parte del Nucleo di polizia tributaria il sequestro cautelativo di conti correnti bancari, immobili e terreni per un valore complessivo di 1.568.244 euro, ai danni dell’ex sindaco Roberto Falconieri, di 4 assessori della sua Giunta e di 4 consiglieri comunali titolari di deleghe o che avevano partecipato a votazioni di atti deliberativi, oltre a due responsabili dei servizi finanziari dell’ente. 

In particolare le indagini delle Fiamme gialle hanno evidenziato il perdurare di una serie di presunti inadempimenti nel rispettare l’obbligo di adottare tutte le misure correttive (come le autoriduzioni di spesa) necessarie ad evitare il dissesto. La documentazione acquisita presso il Comune, esaminata dal procuratore generale Carlo Picuno, ha rivelato infatti evidenti responsabilità ascrivibili al comportamento posto in essere dagli stessi amministratori in carica all’epoca dei fatti. Da qui il provvedimento di sequestro conservativo a tutela del credito erariale che ha colpito i beni di 11 di loro. Una copia del sequestro è stata notificata al Comune che risulta parte lesa e che, in caso di giudizio definitivo, potrà rivalersi su quell’importo.