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Il Centro Salento Ambiente al centro della contesa

Le opposizioni chiedono la convocazione di un Consiglio comunale per discutere sulla crisi della società partecipata che gestisce la raccolta differenziata in città
 
La battaglia innestata intorno al Csa, il Centro Salento Ambiente, potrebbe finire nuovamente in Consiglio comunale. O meglio, questa è la volontà politica delle opposizioni, che con una lettera aperta hanno chiesto la convocazione di una seduta monotematica della massima espressione della democrazia popolare perché di tutto quanto ruota intorno alla società che si occupa della gestione della raccolta dei rifiuti in città se ne discuta in sede istituzionale. La richiesta, per conto dei gruppi consiliari di minoranza, porta la firma di Daniela Vantaggiato, capogruppo del pd, di Maurizio Fedele, esponente del Pdl, e di Davide Quarta, capogruppo della civica I Galatinesi. La decisione dei movimenti e dei partiti all’opposizione in Consiglio comunale arriva nel momento in cui si discute sulla necessità o meno di tenere in vita la partecipata del Comune (della quale palazzo Orsini detiene la quota maggioritaria del 51%).
Nelle ultime settimane le ripercussioni della crisi della Csa si sono presentate evidenti agli occhi dei galatinesi. Gli auto-compattatori spesso sono rimasti fermi, e ciò ha comportato inevitabilmente qualche disagio e disfunzione nel programma di ritiro della spazzatura dalle strade. E nonostante dalle casse comunali siano appena usciti 200mila euro per coprire parte del debito che ancora si sconta nei confronti della società di gestione dell’Ato Le/2 (debito che, a quanto pare, dovrebbe sommare ancora altri  un milione e 200mila euro), la situazione non sembra volgere al meglio.
Le opposizioni sono per lo scioglimento del Centro Salento Ambiente, ovvero “di una società -dichiarano dal Pd, dal Pdl e da I Galatinesi- nata male e vissuta ancora peggio”. E la loro richiesta pone anche i primi paletti temporali, dal momento che “si dovrà appurare se la si possa sciogliere subito o se la si debba, nell’interesse della città, accompagnare alla sua naturale scadenza”.
“Noi -continuano le minoranze- siamo per una nuova gara pubblica per l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nelle more della proroga concessa alla Csa fino al 31 dicembre di quest’anno. E siamo per la ridefinizione del piano delle tariffe che famiglie ed attività produttive pagano. Non è possibile -sottolineano i firmatari Vantaggiato, Fedele e Quarta- penalizzare chi dà lavoro esigendo pagamenti non paragonabili a quelli di altre realtà salentine. Noi siamo per il recupero dell’evasione; per una nuova politica ambientale che nella differenziata spinta porta a porta estesa su tutto il territorio produca il risultato del riciclaggio e riutilizzo nella direzione del rifiuto-risorsa ed il risultato della riduzione drastica del rifiuto da conferire in discarica”. 
Un ultima battuta Pd, Pdl e I Galatinesi la riservano alle scelte politiche dell’amministrazione Coluccia. “Il sindaco, già in data 15 novembre 2010, alle interrogazioni presentate rispondeva ribadendo l’intendimento dell’Amministrazione di tenere un Consiglio comunale specifico, per discutere della Csa. Ed ogni qualvolta che si manca di rispetto alle minoranze si mette in atto un comportamento antidemocratico che tradisce il mandato degli elettori, di tutti gli elettori, a governare”.
 
Daniele Greco