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I signori della sosta

Il Comune di Lecce ha dichiarato guerra ai posteggiatori abusivi e sul tavolo della Procura è arrivato un ricco dossier della Polizia Municipale, che ha monitorato per mesi i parcheggi del capoluogo a seguito di numerosi esposti da parte di cittadini 

 

Lo chiamano “obolo volontario”, al pari di un’innocua questua parrocchiale. Però se l’obolo non viene corrisposto, dagli automobilisti ai parcheggiatori abusivi di Lecce, possono nascere dei problemi. Il pubblico ministero Giuseppe Capoccia si ritrova così a lavorare su un fascicolo nato grazie al lavoro del corpo di Polizia Municipale del capoluogo salentino. Guidati dal comandante Donato Zacheo, infatti, gli agenti hanno monitorato per mesi l’attività di molti parcheggiatori che, senza alcuna autorizzazione, avvicinavano gli automobilisti chiedendo loro una somma di denaro. Un gesto che sembrava una vera e propria forma di “pizzo”. Al punto che qualcuno ogni tanto alzava la testa e si rifiutava di pagare. Ed ecco quindi liti e interventi delle forze dell’ordine. I clienti che cedevano, preferendo sborsare qualche spicciolo pur di non andare incontro a minacce o ritorsioni, erano ovviamente la maggior parte. Studenti, operai, professionisti, casalinghe: nessuno veniva risparmiato. 

La situazione diventa più accesa nei week-end, quando la movida si popola di giovani che arrivano dal capoluogo e dalla sua vasta provincia. Piazza Tito Schipa, piazza Libertini, Villa comunale, viale Cavallotti, via Costa, il piazzale della Stazione Fs sono solo alcune delle “zone business”. La domenica, tra l’altro, il parcheggio (quello ufficiale, regolato dai parcometri comunali) non si paga. Quindi “i signori della sosta”, organizzandosi con fiuto e dedizione, coprono le aree più frequentate e il volume d’affari cresce notevolmente.

La rete è piena di testimonianze di automobilisti che, allo stadio, in ufficio o in discoteca, hanno a che fare con veri e propri tentativi di intimidazione. Numerose inchieste di questo tipo hanno investito diverse procure italiane, da Nord a Sud. Ed ecco che ora il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, seguendo la via giudiziaria, arriva a Lecce. L’attività dei Vigili urbani leccesi non è stata delle più semplici, nonostante il problema sia sotto gli occhi di ogni salentino che per un motivo o per l’altro vive il capoluogo. Si è cominciato osservando in borghese i comportamenti dei parcheggiatori, fino a fingersi semplici automobilisti. 

Ora il lavoro della Procura si concentra principalmente su un aspetto: capire se si tratta solo di sparuti parcheggiatori privi di autorizzazioni per essere considerati tali, o se -ipotesi più temuta- dietro un obolo “volontario” spesso non si nasconda una vera e propria associazione a delinquere. 

 

Stefano Manca