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Guide museali beffate

Corsisti sul piede di guerra contro la Regione Puglia: dopo aver svolto circa 600 ore di attività didattica, tra teoria e stage, gli viene negata l’indennità e l’esame finale di valutazione  
 
Monta la protesta di 12 corsiti, che dopo aver frequentato un corso di “Tecnico alla fruizione museale”, organizzato dalla Regione Puglia e svolto a cura dell’Associazione Italiana Qualità e Formazione di Maglie, oltre a non essere stata corrisposta alcuna indennità, agli stessi corsisti non è stata data neanche la possibilità di sostenere la prova finale per la relativa valutazione, né tanto meno li sono stati rilasciati gli attestati di frequenza. 
La reazione dei corsisti è rivolta all’Assessorato per il Diritto alla Formazione della Regione Puglia poiché, dopo aver frequentato regolarmente circa 360 ore di teoria e 240 di stage, come prevedeva il bando, a seguito di tanti sacrifici sono rimasti beffati per la sospensione del percorso formativo. Sino ad oggi le varie note di sollecitazione indirizzate al presidente Nichi Vendola e all’assessorato non hanno sortito alcun riscontro. “Chiediamo di poter sostenere le prove finali -sostengono i corsisti- per acquisire la qualifica di tecnico per la fruizione museale, nonché vogliamo che siano corrisposte le indennità previste dalle norme istitutive della relativa misura”. Ora, se la loro richiesta non sarà ascoltata, si rivolgeranno alla Magistratura, a tutela delle loro ragioni e diritti.
Il corso finanziato da un Por Puglia 2000/2006, misura 3.4, iniziato il 12 ottobre 2009, si è svolto sino a giugno scorso presso la sede Aiqf di Maglie, in via Gramsci, e si sarebbe dovuto concludere il 31 luglio. Nel mese di marzo scorso poi, si è appreso per mezzo di alcuni giornali, che gli uffici regionali della formazione avevano sospeso l’accreditamento a seguito dell’informativa inviata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce dell’esistenza di un procedimento penale nei confronti della sede di Maglie. Ufficialmente però ai corsisti non è mai giunta alcuna nota, anzi solo rassicurazioni da parte del dottor Balena, funzionario della Regione, che i “diritti dei destinatari della formazione sarebbero stati comunque tutelati”. I corsisti infine accusano i responsabili regionali che pur avendo cognizione del provvedimento di sospensione dell’accreditamento, non solo non ne hanno informato gli stagisti, ma hanno continuato colpevolmente l’attività didattica illudendo l’intera classe corsista.
 
Giovanni Nuzzo