Un vero tormentone nel centrodestra dopo la scoperta che l’ex presidente della Csa non è fuori dall’establishment politico
Fli si dice pronto a lavorare per la creazione di un terzo polo e si prepara al congresso cittadino pensando al suo posizionamento politico. “Futuro e Libertà lavorerà -considera il responsabile del movimento politico, Pierantonio De Matteis- insieme a quelle forze civiche e partitiche che si riconoscono nel progetto nazionale di superamento della vuota contrapposizione di facciata. Ma il Terzo Polo perché sia realmente attrattivo deve essere soprattutto ‘terzo’ rispetto al recente passato”.
Ma la vera novità nello scacchiere politico riguarda l’ex presidente della Csa (società mista pubblico-privata per lo smaltimento dei rifiuti), Giuseppe Corciulo (nella foto, fonte: www.galatina.it), che risulta nell’elenco dei tesserati del Pdl nonostante abbia più volte dichiarato di essere fuori dalla logica dei partiti. Questa tessera che spunta all’improvviso scompagina ancora di più i rapporti interni al Pdl. Da indiscrezioni che filtrano dal partito, pare che la candidatura a sindaco di Giuseppe Corciulo sia stata considerata come possibile da una parte del Pdl, ma che al momento sia in stand by perché si cerca di capire anche cosa accadrà con l’Udc e come comporre le tante anime e le tante ambizioni interne.
Comunque l’ingresso dell’ex presidente della Csa nelle fila del Pdl è stato accolto con favore dal movimento giovanile del partito, Giovane Italia, anche se escludono una sua candidatura a sindaco. “Apprendiamo con piacere -fanno sapere dal circolo giovanile del Pdl- dell’adesione di Giuseppe Corciulo al Popolo della Libertà. Dopo una lunga militanza politica nella Dc e dopo essere stato recentemente sponsorizzato, politicamente, dal Partito Socialista prima e dall’Udc poi, siamo certi che la sua adesione non sia dovuta a meri calcoli elettorali, ma alla condivisione dei programmi e delle idee del nostro partito. Tuttavia quanto accaduto nelle ultime competizioni elettorali, quando molti candidati delle liste Pdl hanno abbandonato il partito, ci porta a chiedere al neo tesserato di osservare un periodo di ‘fidelizzazione’ al partito al fine di smentire quelle voci che vedrebbero nel suo tesseramento un semplice strumento per ottenere un’improbabile candidatura voluta da altri partiti e da una corrente del Pdl e non una seria scelta di campo come tutti ci auguriamo”.
Maddalena Mongiò