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Giudice di Pace, il Comune gioca la carta del personale

Pronte selezioni interne per scongiurare la chiusura della sede. L’assessore Parrotta: “Siamo fiduciosi che tutto si risolva in tempi brevi”

L’ufficio del Giudice di Pace deve rimanere aperto: per raggiungere l’obiettivo l’Amministrazione comunale ha deciso di bandire tra il personale interno una selezione per individuare il personale necessario a far funzionare gli uffici preposti. Negli ultimi mesi, infatti, a causa di assenze e defezioni del personale sono sorti problemi per gli utenti, costretti a rinunciare ai servizi di cancelleria che i Comuni si erano impegnati a mantenere.
A seguito di tali disagi il Giudice di Pace coordinatore ha paventato la chiusura dell’ufficio, nonostante i tentativi di vari sindaci dell’hinterland riunitisi per affrontare la questione. Il Comune di Casarano ha deciso così di giocarsi un’altra carta per cercare di evitare la chiusura dell’Ufficio: effettuare una selezione interna al proprio personale. Su questo argomento è intervenuta nei giorni scorsi anche Laura Parrotta, assessore comunale agli Affari generali: “Tutti i Comuni che hanno aderito alla convenzione per il funzionamento dell’ufficio del Giudice di Pace di Casarano -ha dichiarato l’avvocato Parrotta- hanno condiviso la esigenza e la necessità di dover mantenere questo servizio per il territorio. Esso costituisce la giustizia di prossimità alla quale molti cittadini sarebbero costretti a rinunciare per via dei costi e dei tempi per gli spostamenti se l’ufficio venisse chiuso e accentrato a Lecce. Il Comune di Casarano non dovrebbe fornire personale ma sostenere solo i costi di gestione dell’edificio e di funzionamento. L’iniziativa di selezionare il personale interno è finalizzata a sopperire e risolvere i problemi che si sono verificati. Siamo fiduciosi che i Comuni aderenti alla convenzione possano risolvere in tempi brevi i problemi organizzativi legati al personale da destinare. Ma non ci possiamo permettere -conclude- di fare chiudere l’ufficio del Giudice di Pace, servizio essenziale per i cittadini: sarebbe un grave danno per tutto il territorio. Perciò, e solo con questa finalità, siamo pronti a mandare il personale del Comune”.
Si tratta di una vicenda dagli esiti ancora incerti. Il tema degli uffici del Giudice di Pace continua così a tenere banco, non solo a Casarano. Infatti il decreto “Milleproroghe” dà un’ulteriore possibilità ai comuni italiani che non sono ancora riusciti a completare l’iter per chiedere il mantenimento del giudice di pace nella propria città.

 

Stefano Manca