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“Giù le mani da Gloria”, al via la nuova campagna del Comitato Pro Palazzo Comi

Parte un appello alle Istituzioni contro il trasferimento della bibliotecaria Gloria Fuortes al Tribunale di Lecce 

 

Continua la saga che ruota attorno a Palazzo Comi in Lucugnano, combattuta a suon di carte bollate e iniziative di sensibilizzazione tra la Provincia di Lecce e il comitato Pro Palazzo Comi. Ad animare le festività una nuova campagna “Spostate chi volete, ma Gloria no!”, per impedire il trasferimento di Gloria Fuortes dalla biblioteca sita nell’omonimo edificio al Tribunale di Lecce. 

In una lettera diffusa dal Comitato si leggono i termini della vicenda. Come molti ricorderanno, con l’avvento dell’ultima Amministrazione provinciale condotta da Antonio Gabellone e con l’aggravarsi della situazione economica, molti enti pubblici non sono stati in grado di mantenere attivi i centri della cultura disseminati nel territorio salentino e fra questi il Palazzo Comi, sede della Biblioteca Provinciale e del Museo di Casa Comi. Come affrontare la nuova situazione? Parte così un bando pubblico per privatizzare gli spazi e insediare al posto del Museo un esercizio commerciale e di ristorazione. Tutto procede sino alla mobilitazione del Comitato Pro Palazzo Comi attraverso iniziative contro il famigerato bando, per la conservazione della casa del benemerito letterato salentino Girolamo Comi. Attività culturali, musicali, appelli alla Regione Puglia e al Ministero dei Beni Culturali hanno posto l’attenzione sul bando, inibendone la continuazione. 

Una bella soddisfazione, anche per Gloria Fuortes, anima della biblioteca, che si è adoperata per far conoscere la ricchezza culturale di questo luogo. Ma ecco che, a più di un anno di distanza -si legge nel comunicato diramato dal Comitato- arriva sospetto il trasferimento di Gloria. Ma quanto sono collegate le due cose? “Non sappiamo e non lo vogliamo sapere -ribadisce Simone Coluccia, a nome del Comitato- ma Gloria deve restare al suo posto, innamorata com’è della cultura e dello spirito inquieto di Girolamo Comi che l’ha attesa per buon tempo e ora che è arrivata non se la lascerà scappare. Come noi, devoti alla sua passione letteraria. Spostate chi volete, ma Gloria no!”. Da qui la nuova istanza rivolta al presidente della Regione Michele Emiliano e al dimissionario ministro Franceschini.

 

M. Maddalena Bitonti