Cerca

Ginnastica “amara” al Palazzetto dello Sport

Da sei anni regolarmente in attività nella struttura di piazza Palio, l’associazione “Izumo” si vede togliere la concessione dall’assessore Brandi. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere D’Autilia: “Un’iniziativa da agevolare, non ostacolare” 
 
Sul corso di ginnastica dolce, scoppia la lite tra i consiglieri comunali e l’assessore allo Sport, Nunzia Brandi. Da sei anni a questa parte, infatti, era Daniela Castelluccio, dell’associazione “Izumo”, a tenere le lezioni riservate alle over50, nel Palazzetto dello Sport di piazza Palio. Autorizzazione che l’assessore Brandi quest’anno ha reputato di concedere ad altri, “essendoci decine e decine di richieste pervenute”. La decisione non è andata giù a circa 250 corsiste che, carta alla mano, hanno scritto al sindaco, allegando centinaia di firme e chiedendo l’immediato ripristino del corso tenuto dalla Castelluccio. 
“È la nostra insegnante di riferimento”, lamentavano davanti all’ingresso del Palazzetto. L’amministratore, dal canto suo, è convinta della scelta: “Perché fare restare nelle mani delle stesse persone attività che si potrebbero far ruotare? Tutti hanno bisogno di lavorare”, ha spiegato alle donne. 
Immediato l’intervento del consigliere comunale Damiano D’Autilia, intervenuto perché allertato dalle dirette interessate: “Come ogni anno (è quanto ho appreso dall’associazione interessata) è stata regolarmente presentata richiesta per l’utilizzo del Palazzetto. Nonostante questo, le porte d’ingresso del Palazzetto sono rimaste chiuse. Dinanzi alle numerose lamentele e alle richieste avanzate dalle corsiste, che non intendono assolutamente rinunciare alla loro insegnante, l’assessore Brandi non ha saputo far altro che tirare fuori questioni amministrative e burocratiche, per ripararsi dalle accuse dei cittadini, non dando assolutamente peso alle esigenze personali delle signore interessate, che hanno perfino dovuto allertare alcuni consiglieri comunali per avere un supporto morale e pratico. L’assessore Brandi, che agli organi di stampa ha riferito di essere venuta a conoscenza soltanto oggi del fatto, ha dimostrato di essere sorda agli appelli delle donne che, dopo averle parlato inutilmente, hanno dovuto mettere nero su bianco -in una missiva contenente anche la raccolta di oltre duecento firme- le loro intenzioni: chiedere il ripristino immediato del corso di ginnastica dolce, sospeso autonomamente e senza giustificazione alcuna dall’assessore allo Sport”. 
D’Autilia continua sull’argomento: “Mi chiedo per quale motivo un amministratore, incaricato politicamente e umanamente di ascoltare e dare risposte ai cittadini, debba ignorare le esplicite rimostranze di questa gente. Mi chiedo anche perché un’iniziativa di così di grande successo per l’Amministrazione comunale e che raccoglie centinaia di donne, debba essere ostacolata, anziché favorita e tutelata da un assessore di questo governo cittadino, come logica vorrebbe. L’assessore forse non ha capito che, volendo colpire chi ha provato a difendere le loro ragioni, colpisce gli stessi cittadini, il sindaco e l’intera amministrazione comunale”. 
La richiesta è stata formalmente protocollata nella stessa giornata della protesta. Non è mancato chi, nella lite sul corso di ginnastica dolce, abbia ravvisato malumori di natura prettamente politica. Fatto sta che le donne restano in attesa di riavere la loro insegnante, “per noi punto di riferimento sportivo e umano”, hanno concluso. 
 
Barbara Politi