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Gentile direttore,

lunedì 5 ottobre 2009, alle 8.15 di mattina, posteggio la mia auto nel parcheggio pubblico a pagamento antistante l’Ospedale di Galatina, mi reco alla macchinetta per il pagamento dello scontrino, provo a ottenere il tagliandino e la macchinetta, nonostante vari tentativi, continua a rifiutare le monete; la  spia rossa sempre accesa mi fa capire che è guasta. Un  passante mi dice che è sempre guasta. Non vedendosi altre macchinette nel raggio di 1 km, entro nel bar adiacente, ma mi dicono che non hanno biglietti prepagati o altro. Mi suggeriscono (perché sembra sia pratica consolidata) di compilare un bigliettino con su scritto “macchinetta guasta” e apporlo sul vetro della macchina. Avendo già perso abbastanza tempo scrivo un post-it al volo e lo metto sul parabrezza.
Ore 9.30: all’uscita dall’Ospedale la mia auto è l’unica ad avere una bella multa e nessun post-it! Mi incavolo come una iena. In centro riesco a trovare una vigilessa che sembrando a conoscenza dei fatti mi dice che non può far niente, a meno che io non dimostri che la macchinetta è ancora guasta,  “se non l’han già sistemata!?!”, aggiunge sorridendo. Torno nel parcheggio per verificare ancora una volta che la macchinetta sia guasta e chiamare lì un vigile, e indovinate un po’, al mio arrivo la macchinetta è perfettamente funzionante.
Al danno si unisce la beffa. È normale che tutti nei pressi di quel parcheggio siano al corrente di quel che succede ogni giorno e nessuno faccia niente? Chi è responsabile? Gli ausiliari? I vigili? Il Comune che intanto ogni giorno intasca multe su multe?

 

Lettera firmata