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Gentile direttore,

approfitto di questo spazio a disposizione di noi lettori per fare una breve riflessione sul teatrino tragi-comico inscenato dalla premiata ditta D’Addario-Tarantini-Berlusconi. Uno scandalo che dalle camere oscure della sanità pugliese sta improvvisamente facendo luce sui vizi impronunciabili di molti nostri rappresentanti politici, avvezzi a barattare aiuti e facilitazioni professionali con altrettanti favori personali. Uno spettacolo, a mio vedere, stucchevole, soprattutto per la sua stancante riproposizione mediatica a tutte le ore del giorno e della notte. Così, scopriamo che colui che guida il nostro Governo e che ci rappresenta negli incontri istituzionali con i vari interlocutori internazionali, è dipinto da molta stampa nazionale e mondiale come un impavido maniaco sessuale senza età, che la D’Addario sarebbe o una vittima o una nuova spia russa e che le escort di turno percepiscono per una serata quello che un giovane lavoratore precario spera di prendere per uno o due  mesi di lavoro, 9 ore al giorno e possibilmente in nero.
Intanto, la Sanità pugliese si rende ridicola agli occhi di pazienti che devono emigrare anche per problemi di salute. Intanto, le liste d’attesa sembrano code interminabili occupate solo dai più “fessi”, i più “furbi” infatti si raccomandano e passano avanti infischiandosene dei malati magari più gravi di loro. Intanto, nessuno si muove per porre fine a questo insopportabile gioco di ipocrisie, dove il clientelismo e la continua sudditanza psicologica nei confronti dei “potenti” continuano a governare il destino di molti.

 

Lettera firmata