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Fuoco di Puglia

I cittadini pugliesi sceglieranno il nuovo Governatore fra tre candidati: oltre a Nichi Vendola e a Rocco Palese, ci sarà, per l’Udc, Adriana Poli Bortone. Una competizione che, oltre ad accendere la campagna elettorale, segnerà il futuro dei prossimi cinque anni di una Regione bisognosa di riforme e sviluppo

 

Saranno tre i “forni” che prepareranno il “cibo politico” da servire, il 28 marzo prossimo, sulle tavole dei cittadini pugliesi. In poco più di dodici ore si è deciso tutto, dopo mesi e mesi di spinte in avanti e clamorose marce indietro in cui la politica ha dovuto fare i conti con le basi, con i cittadini e i rappresentanti locali. Il Pd nazionale (e in particolare l’asse D’Alema-Bersani) è uscito sconfitto dalle primarie del 24 gennaio scorso: l’affermazione eclatante di Nichi Vendola, (da sacrificare come “legna nel forno per Casini”) su Francesco Boccia, lo stesso rivale già sconfitto cinque anni fa, ha sconfessato l’intera operazione riformista che avrebbe dovuto attrarre anche i moderati dell’Udc. La base invece, anche quella del Pd, ha avvertito la natura “posticcia” del connubio, stroncando sul nascere il nuovo laboratorio politico pugliese, imprescindibile per vincere le elezioni, secondo i pronostici di buona parte dei dirigenti del Partito Democratico.
La risposta del Popolo della Libertà è arrivata quando le urne delle primarie erano ancora aperte: la scelta del candidato, dopo settimane di tentennamenti è caduta su Rocco Palese, l’ex assessore al Bilancio regionale, che ha saputo convincere i coordinatori nazionali e i massimi esponenti del partito di Berlusconi, a partire dal ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto, suo sponsor principale. Una scelta che ha spiazzato Pierferdinando Casini, trovatosi improvvisamente a dover fare scelte complicate dopo il niet a Vendola e correndo il rischio di essere retrocesso al rango di comprimario, aggregandosi tardivamente al carro di Palese. Così dopo dodici ore di riflessione, lunedì 25, è nata la politica dei tre “forni” con la candidatura di Adriana Poli Bortone alla carica di Presidente della Regione Puglia. Una corsa che obiettivamente fa schizzare in alto le possibilità di Vendola di essere rieletto: il bacino di elettori dal quale i due candidati del centro e del centrodestra andranno a pescare, è identico. Una valutazione che ha spaventato spinto Silvio Berlusconi tanto da spingerlo, la scorsa settimana, a lanciare un appello affinché si convergesse su un candidato comune in grado di battere il governatore uscente. Una richiesta alla quale Rocco Palese ha risposto rimettendo di fatto il mandato nelle mani del Presidente del Consiglio, mentre la Poli Bortone ha risposto “No, grazie!”, sostenendo di dover andar avanti per la Puglia e i pugliesi.
Così a marzo in Puglia partirà l’operazione “tre per uno”: tre candidati per un solo posto di Governatore, in una campagna elettorale che si preannuncia senza esclusione di colpi. Una situazione definita, ma non cristallizzata: fino alla consegna delle liste tutto potrebbe accadere, anche clamorosi ripensamenti in nome di una vittoria finale assai desiderata.