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Filobus: pronto al via

La prima a partire sarà la linea 3, prevista per lunedì 10 ottobre. Quasi in contemporanea partirà poi il pre-esercizio previsto per la 1 e la 2 
 
Il filobus, ovviamente, creatura guardata con sospetto dalla città che, in ogni caso, aspetta con impazienza di poterne testare l’efficienza. Dopo anni di attesa, polemiche, guerre intestine e soldi sprecati, l’infrastruttura è dunque prossima all’entrata in funzione: la prima a partire lunedì 10 ottobre sarà la linea 3, a seguire il pre-esercizio in programma per la 1 e la 2. Nei giorni scorsi, intanto, la commissione Traffico di Palazzo Carafa ha nuovamente messo alle strette il dirigente del settore, Sergio Aversa. “L’attivazione di tutte e tre le linee doveva avvenire entro luglio -ha ricordato il capo dell’opposizione cittadina, Antonio Rotundo-. Non si capisce come mai, pur in presenza di una diffida del  Ministero, sia vicina al varo solo una delle tre linee”. Da Roma infatti la sollecitazione è arrivata anche per le altre due, con tanto di richiesta di un crono-programma preciso sull’attivazione. 
In ogni caso la linea 3 partirà per prima perché coprirà un tratto di strada sinora inedito per i trasporti pubblici leccesi. “Si tratta del tratto che collega i bastioni dell’ingresso nord di Lecce alla stazione ferroviaria”, ha spiegato Aversa. Le altre invece andranno a sostituire i tratti già serviti dai bus. 
Intanto, in vista del pre-esercizio, Lecce si preoccupa anche della questione sicurezza. Venerdì mattina, infatti, due diversi vertici si sono occupati di concordare le misure di prevenzione e di intervento. Il primo ha riunito in Prefettura l’Amministrazione comunale, le forze dell’ordine, i responsabili di 118 e Vigili del Fuoco, la Commissione ministeriale e le ditte incaricate della manutenzione. L’obiettivo è quello di garantire che la linea elettrica che alimenta la filovia non possa rappresentare un pericolo per i cittadini. 
Un secondo incontro, squisitamente tecnico, si è invece tenuto nella sede dell’assessorato alla Mobilità, in viale Rossini. L’assessore al Traffico Giuseppe Ripa ha assicurato tutti sulla correttezza dell’iter dell’amministrazione ma a preoccupare l’ente ci sono i costi di esercizio dell’infrastruttura. Nell’accordo tra il Comune e la Sgm è infatti previsto con chiarezza che se dopo un anno la spesa sarà superiore al previsto, il filobus andrà completamente rivisto. 
Intanto nei giorni scorsi anche la deputata Pd, Teresa Bellanova, era tornata sulla vicenda. La parlamentare aveva infatti presentato lo scorso giugno un’interrogazione al ministero per chiedere numi su tempi e spese dell’opera. Giovedì scorso la risposta romana, che riportava per filo e per segno l’iter leccese. Una risposta giudicata insufficiente dalla parlamentare che ha commentato: “La domanda resta orfana di certezze. Sono già trascorsi più di 1.600 giorni dall’inaugurazione in pompa magna di un servizio costato circa 23 milioni di soldi pubblici, dei quali 8 direttamente a carico del Comune di Lecce, e di cui, ad oggi, i cittadini leccesi non hanno ancora potuto usufruire. Eppure -conclude la Bellanova- sarebbe bastato un minimo di buon senso per accorpare le tre interrogazioni presentate sull’argomento e fornire così ai leccesi quelle certezze che continuano ad essergli negate. Trovo quindi assolutamente insoddisfacente la risposta ricevuta”.
 
Alessandra Lupo