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Fedele: “La Galatina che immagino è orgogliosa, sana, ambiziosa”

Folla numerosa domenica 21 marzo per Maurizio Fedele, Raffaele Fitto e Rocco Palese in piazza San Pietro a Galatina. Con un discorso accorato, il candidato sindaco ha dedicato la sua candidatura alla memoria del padre, Tonino Fedele, uno dei primi imprenditori a scommettere su un territorio allora prevalentemente vocato all’agricoltura. Da imprenditore mette in campo il suo pragmatismo che lo spinge ad affermare che “tutti i programmi sono in fondo  fotocopia l’uno dell’altro, bisogna capire chi ha la capacità di mettere in pratica quello che propone. Quando per la prima volta mi chiesero se volevo candidarmi pensai che fosse un impegno troppo gravoso, ma l’insistenza di tutte le persone che mi sostengono mi ha spinto ad accettare. Ho deciso di mettere a disposizione di Galatina la mia esperienza di imprenditore perché il futuro si costruisce giorno per giorno, risparmiando sulle risorse e con gli stessi sacrifici di un buon padre di famiglia. Gli ultimi anni si sono caratterizzati per i continui rimpasti e per i cambi di casacca, il mio motto è ‘ora si cambia’. La Galatina che immagino è orgogliosa, sana, ambiziosa e i prossimi anni saranno decisivi per la nostra città.”
Poco più di sessant’anni, Fedele è un imprenditore di successo, si occupa di trasporti marittimi e terrestri, è un uomo del fare: refrain di gran moda. Non esita a rivendicare il suo essere nuovo della politica, di dover imparare come funziona la macchina amministrativa per poi mettere in atto tutto quel che potrà fare. È sicuro di sé e non lo spaventa neppure il clima politico litigioso. “Le liti ci saranno, ormai è consuetudine della politica italiana, ma io non mi farò fermare”. Il suo programma è asciutto, ma sostanziato: sviluppo economico, riqualificazione del centro storico, arredo urbano, piano parcheggi con l’affidamento in concessione o in Projet Financing, riorganizzazione del trasporto pubblico, centri culturali, promozione del patrimonio artistico, efficienza energetica e fonti rinnovabili. E da bravo imprenditore conclude: “Il problema principale è reperire i fondi.”