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Ex Lsu, la protesta continua

Va avanti da oltre una settimana la protesta dei lavoratori precari ex Lsu, che hanno posto un presidio presso il piazzale antistante il Liceo “Aldo Moro” 
 
Sono precari e alcuni non vengono pagati ormai da mesi. È la situazione dei lavoratori ex Lsu, la cui protesta, su base provinciale, è partita proprio da Maglie. Alcune delle loro problematiche, infatti, coinvolgono l’intero territorio nazionale, dato che questi lavoratori sono precari da ben 16 anni, a partire dal 1996: a versare in questa situazione sono 13.600 persone in tutta Italia, 1.200 in provincia di Lecce di cui 110 soltanto nelle scuole magliesi. Perché le mansioni di queste persone sono assimilabili a quelle del personale Ata, ma non sono dipendenti diretti dello Stato bensì di alcune cooperative: se fossero assunti direttamente, secondo i calcoli elaborati dagli stessi precari, lo Stato risparmierebbe annualmente 75mila euro. A questo, si aggiunge il disagio di una parte di questi ex Lsu, i dipendenti della ditta “Intini”, che non ricevono lo stipendio ma solo degli acconti da prima di Natale. Non si conosce la causa del problema ma questo provoca non pochi pensieri ai lavoratori, che si ritrovano ormai in condizione di non poter neppure sfamare la propria famiglia, per non parlare dei mutui da pagare. 
Gli ex Lsu hanno chiesto una aiuto, oltre che ai sindacati di ogni sigla, anche ai politici, affinché vengano esercitate pressioni a livello nazionale contro la precarietà, ma anche sull’azienda che non sta corrispondendo gli stipendi. Negli ultimi giorni, nei pressi del presidio posto sul marciapiede del Liceo Socio Psico Pedagogico “Aldo Moro”, alcuni tra i lavoratori che protestano si sono incatenati alle grate della scuola. Sono dapprima intervenuti i carabinieri, che hanno constatato la natura pacifica della protesta. È dovuto intervenire, però, anche il 118, a causa del malessere di una delle manifestanti coinvolte. I lavoratori hanno anche dato vita a un corteo, che la scorsa settimana ha sfilato per le strade, con gli striscioni, giungendo in piazza Aldo Moro, dove gli oltre cento manifestanti hanno avuto un colloquio con il primo cittadino, Antonio Fitto. La politica e il mondo sindacale potrebbero fornire molte risposte, che sono attese con trepidazione dai manifestanti, che al momento vedono il proprio futuro molto incerto. 
 
Angela Leucci