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Ex inceneritore, le ceneri andranno in discarica

La Conferenza dei servizi ha disposto la rimozione dei residui, ma il finanziamento di circa 100mila euro a disposizione del Comune non è sufficiente: serve una cifra quasi quattro volte superiore 

Lo smaltimento dei residui dell’ex inceneritore comunale potrà essere fatto attraverso il semplice conferimento in discarica in quanto non pericolose. Il sito, nell’area nord-ovest della città, è stato utilizzato negli anni ‘60-70 per l’incenerimento dei rifiuti solidi urbani anche se per un periodo di tempo limitato. L’impianto si estende lungo la strada vicinale Sant’Isidoro su un’area di circa 12mila metri quadrati su cui sorgono fabbricati e impianti in evidente stato di abbandono e dove risultano stoccate le ceneri di combustione.

Nel maggio 2010 l’Amministrazione aveva approvato un  progetto tecnico esecutivo denominato “Piano di caratterizzazione dell’ex impianto di incenerimento dei rifiuti solidi urbani del Comune di Maglie” dell’importo complessivo di 185mila euro a cui intendeva far fronte attraverso un apposito finanziamento derivante dall’ambito del Programma Stralcio delle Aree Vaste. La bonifica dell’inceneritore magliese era risultata beneficiaria di poco più di 105mila euro. Nel maggio di quest’anno la  Regione Puglia ha convocato la Conferenza dei Servizi durante la quale si è preso atto dei pareri espressi da dall’Arpa e dalla Provincia di Lecce: i tre enti (con il Comune di Maglie) hanno concordato che, al fine di attuare la messa in sicurezza del sito, si procederà alla totale rimozione della sorgente primaria di contaminazione cioè delle ceneri stoccate.

Le ceneri potranno essere quindi smaltite presso una discarica per rifiuti speciali che però non è presente in Provincia di Lecce. L’ufficio tecnico, dopo aver verificato le varie possibilità sul mercato, ha individuato un’azienda autorizzata in provincia di Taranto.

Il costo per le operazioni di caricamento, trasporto e smaltimento sarà di 180 euro per tonnellata per un totale di 2.100 tonnellate e una spesa di 378mila euro. “Risulta pertanto chiaro -scrive il dirigente dell’ufficio tecnico Giovanni Puce– che con la somma attualmente a disposizione cioè 105.633 euro, l’intervento non potrà che essere parziale in quanto la spesa complessiva prevista non è sufficiente a smaltire, per intero, le ceneri presenti sull’area e, dunque, è necessario richiedere un’ulteriore finanziamento per il completo smaltimento”.