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“Eternit sui tetti, in tanti anni nulla di fatto”

Questa è la denuncia dell’ex consigliere Antonio Leucci, il quale sottolinea la necessità di interventi per smantellare e coibentare le coperture in amianto 

 

“Quando i media lanciarono l’allarme indicando Maglie come uno dei comuni più esposti a malattie e tumori, non sono affatto restato sorpreso”. Antonio Leucci, ex consigliere comunale ed componente del direttivo locale di Forza Italia, nei giorni scorsi ha rimarcato pesantemente la sua denuncia contro l’ingente presenza di eternit e amianto nella cittadina magliese. “È una battaglia che da sempre ho portato avanti in Consiglio comunale e tuttora continuo a farlo. Maglie è una polveriera, i rapporti scritti dell’Asl sono restati inascoltati. Non c’è bisogno di essere tecnici per capire che le tegole in eternit con le quali prima venivano realizzate le coperture degli edifici, a lungo andare, anche a causa degli agenti atmosferici, subiscono sollecitazioni che liberano nell’atmosfera particelle killer di amianto”.

Leucci entra poi nello specifico individuando gli edifici più a rischio della città: “La cosa più grave è che addirittura i tetti della Parrocchia del Sacro Cuore siano interamente ricoperti di eternit da oltre 60 anni senza che nessuno abbia mosso un dito. Tutte le coperture andrebbero immediatamente smantellate e coibentate per legge, e non semplicemente ricoperte da un esiguo strato di tinta che non serve a nulla”. 

Il grido d’allarme dell’ex consigliere si basa purtroppo anche sulle prime conseguenze che Maglie sta iniziando a pagare sulla questione: “Non possiamo nasconderlo: è risaputo che una parte di coloro che hanno lavorato in quelli edifici in passato, purtroppo o si è ammalata di cancro o è già morta. In tutto il comune sono aumentati i casi, non ci venissero a parlare di coincidenze. E non sono io a dirlo, ma Giuseppe Serravezza, medico e presidente provinciale della Lilt”.

Infine, quasi un appello: “Aiutatemi a non far cadere nel dimenticatoio questa vera e propria bomba a orologeria su cui siamo seduti tutti. L’eternit deve sparire da Maglie.”

 

Ugo Tramacere