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E Settelacquare sarà la nuova casa degli ambulanti di Piazza Libertini

L’assessore Attilio Monosi ha illustrato il progetto del nuovo spazio che ospiterà il mercatino giornaliero di Piazza Libertini 

 

Già dall’estate prossima i commercianti che ora occupano il Piazza Libertini avranno una nuova “casa”. Saranno spostati in una nuova struttura, progettata per l’area di Settelacquare. Un po’ più decentrata, ma forse più decorosa rispetto al disordinato mercato nel quale ci si ritrova percorrendo il piazzale antistante le poste. E certo meno esposta agli agenti atmosferici che spesso costringono i commercianti a raccogliere in fretta baracca e burattini per salvarsi dalle piogge invernali.
Il progetto è stato presentato dall’assessore Attilio Monosi in una conferenza stampa tenutasi pochi giorni fa. Una struttura coperta, con gli spazi per i commercianti posti ai lati di corridoi di passaggio per gli acquirenti. I materiali utilizzati sono pensati per garantire la sicurezza e la visibilità degli operatori: vetro antisfondamento e profilati in acciaio. All’interno 86 box di 6 metri per 4, pensati per ospitare i 76 (e non uno di più) operatori commerciali. Una condizione dettata dagli stessi commercianti al Comune in modo da non sconvolgere l’equilibrio economico instauratosi tra di loro.
L’area di Settelacquare si caratterizzerà dunque come nuovo polo del piccolo commercio leccese. Già da 12 anni lì è stato trasferito il mercatino alimentare un tempo ospitato nella tettoia liberty di Piazza Libertini. Nel frattempo si è concluso l’iter progettuale del “mercatino delle etnie” che darà spazio ai commercianti, soprattutto stranieri, dell’etnico. Ora il nuovo mercato di vestiti, tessuti e biancheria. Tutto ciò senza togliere spazio al parcheggio degli autobus (infatti Settelacquare funge anche da capolinea per la Stp). Di pari passo con il trasferimento dei commercianti dovrebbe iniziare in Piazza Libertini l’opera di recupero archeologico del fossato del Castello Carlo V. Un’opera sulla quale la Sovrintendenza ai beni archeologici pressa il Comune già da tempo.
Sul nuovo mercato di Settacquare la polemica politica si è fatta aspra. E l’assessore Monosi, in conferenza stampa, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Chi ha pronosticato che l’intervento produrrebbe una ‘baraccopoli’ -ha dichiarato Monosi riferendosi alle dichiarazioni di Antonio Rotundo- non aveva alcuna cognizione del progetto. Per allestire il mercato provvisorio di Settelacquare, che ospita gli operatori del vecchio capannone di piazza Libertini, l’amministrazione Poli spese all’epoca 700mila euro, cui vanno sommati altri 300mila euro per successivi interventi di manutenzione. Ma basta dare uno sguardo alla struttura per rendersi conto di quale sia ora il suo stato. Oggi, per un intervento di qualità certamente diversa, si spenderanno a conti fatti 1 milione e centomila euro”.
I costi della struttura incideranno minimamente sulle casse del Comune.  Il risparmio si realizzerà sui ribassi garantiti dalla gara d’appalto, che in genere si aggirano intorno al 30% e attraverso una serie di economie riferibili a progetti paralleli alla realizzazione della nuova struttura. Grazie a queste economie, secondo Monosi, l’operazione potrebbe concludersi a “costo zero” per il Comune.

 

Alberto Mello