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D’Odorico: “Mi preoccupano le designazioni arbitrali”

Il patron del Gallipoli alla vigilia dell’incontro con il Brescia invita il designatore dell’Aia a “nominare un direttore di gara in forma smagliante”
 
“Senza alcun atteggiamento di vittimismo, alla luce delle ultime direzioni arbitrali che abbiano subito da qualche sabato a questa parte, chiediamo al designatore arbitrale di nominare un direttore di gara in forma smagliante per la prossima partita”. Il presidente del Gallipoli Calcio Daniele D’Odorico (nella foto) non le manda a dire, ed alla vigilia dell’incontro casalingo al Via Del Mare contro il Brescia (“che ancora una volta -sottolinea il patron degli ionici- diventa una sfida determinante per la salvezza come tutte quelle che si susseguiranno da qui alla fine del campionato”) prende carta e penna ed indirizza una lettera aperta ai vertici dell’Aia.
“Non mi sento di dire nulla di particolarmente grave affermando di essere stati assolutamente danneggiati dalle direzioni arbitrali assegnateci negli ultimi incontri -prosegue D’Odorico nella missiva- dove, al di là dei nostri demeriti (che non voglio assolutamente minimizzare), abbiamo subito una serie di torti a tutti evidenti. Cartellini gialli e rossi comminanti con facilità più unica che rara, assegnazione di punizioni e calci di rigore che, a partire dalla sfida interna con il Grosseto, per arrivare a quella esterna di Empoli ci sono parsi non solo generosi, ma, assolutamente, inesistenti. Pretendere come fanno tutti, non sentendoci nella maniera più assoluta agnelli sacrificali, di essere rispettati e di avere in designazione arbitri preparati, in forma e non condizionati, ci sembra del tutto doveroso”.
Toltosi il sassolino dalla scarpa, il presidente del Gallipoli poi analizza il momento della squadra giallorossa e sulle voci di un paventato esonero di misteri Beppe Giannini. “Riguardo alle altre polemiche circa panchine che scottano o freddano -afferma Daniele D’Odorico- essendo il sottoscritto l’unico responsabile, mi sento quanto mai sereno nel poter smontare ogni caso inventato o calato di sana pianta, poiché, fino a prova contraria, nessuno tranne il sottoscritto e la sua famiglia possono prendere una decisione così importante. Giuseppe Giannini è talmente saldo sulla panchina che io stesso gli ho proposto un rinnovo biennale del contratto ed ho con lui già discusso di alcune scelte per la prosecuzione del nostro rapporto. L’ho detto in tempi in cui andava tutto bene, lo confermo adesso in cui la classifica comincia  a preoccuparci”.