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De Masi: “Sono stato fatto fuori per non aver mai ceduto a compromessi”

Per la prima volta l’ex sindaco Ivan De Masi analizza a mente serena il “terremoto politico” che ha determinato la sua uscita di scena quasi due mesi fa 
 
“Se la dialettica deve trasformasi in scontro personale, dichiaro in modo tanto sereno quanto categorico che io mi tiro indietro. E dunque esco di scena”. Non usa giri di parole l’ex sindaco Ivan De Masi per esprimere idee e pensieri riguardo il proprio futuro politico. Quasi due mesi dopo il “fattaccio” che ha determinato lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, l’imprenditore per la prima volta prende la parola nel dibattito “post-terremoto” politico. Ed esprime pareri su ciò è stato e, soprattutto su ciò che sarà nella sfera politica cittadina.
“Sono trascorsi poco più di settanta giorni -esordisce De Masi in un comunicato che diventa lettera aperta indirizzata ai suoi ex colleghi di maggioranza, ai suoi oppositori ed alla cittadinanza- da quando si è posto fine della mia esperienza amministrativa. Da allora non sono mai intervenuto ufficialmente. Non l’ho fatto perché aspettavo di poter avere la mente sufficientemente lucida per poter analizzare la situazione e decidere. Lo faccio oggi e devo confessare che, nonostante il tempo trascorso, il quadro è ancora molto opaco, come dimostra un recente appello ad una improbabile coalizione che dovrebbe avere come obiettivo principale quello di porre un argine ad Ivan De Masi. Noto, con enorme dispiacere, che la preoccupazione di molti ero e continuo ad essere io”. 
E le “rassicurazioni” fornite dall’ex sindaco su una sua uscita di scena da possibili alleanze future per ritornare a Palazzo dei Domenicani dovrebbero (come sottolinea lo stesso De Masi) “far stare tranquilli” molti dei suoi avversari. 
Ma c’è un piccolo ritorno al passato che l’imprenditore-presidente non può fare a meno di sottolineare. “In questo atto di congedo -afferma De Masi- mi si permetta  di ringraziare di cuore per quanto, sin da prima della mia candidatura, tantissimi cittadini mi hanno donato: entusiasmo, coraggio di lottare e speranza per un futuro migliore.  Quella speranza, la nostra speranza, si è infranta dinanzi agli insormontabili scogli degli interessi particolari, dei calcoli elettorali, della bramosia di potere. Ho cercato di mantenere fede agli impegni presi. In parte sono riuscito a portare a compimento quanto, insieme ai miei concittadini, mi ero prefissato. La prematura fine di quell’entusiasmante esperienza mi ha impedito di realizzare quel sogno che insieme avevamo coltivato e del quale avevamo iniziato a gettare le basi”. 
E la lista delle “cose già fatte” l’ex sindaco la compone con l’attivazione del depuratore, il riordino scolastico, la rimodulazione della pianta organica del comune, il finanziamento degli interventi di riqualificazione del centro storico e di contrada Botte con la rigenerazione urbana ed i Pirp, la rivisitazione del servizio di trasporto pubblico, l’avvio della raccolta differenziata, la riduzione dei fitti passivi, il pagamento dei fornitori e dei creditori dell’ente comunale, la fuoriuscita dagli Swap, l’adesione al Gal, la società di cartolarizzazione, il finanziamento del piano commerciale. 
“L’elenco -conclude De Masi- sarebbe ancora molto lungo, ma qualcuno, a tavolino, ha deciso che quest’esperienza dovesse chiudersi prima del tempo. I motivi di questa decisione? Non aver mai ceduto a compromessi e aver tentato di mettere fine a vecchie logiche di spartizione del potere nelle quali il bene della collettività restava un’opzione ampiamente sacrificabile”. 
 
Daniele Greco