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Dalla teoria alla pratica: la Filosofia secondo Confindustria Lecce

Viola Margiotta, presidente del Gruppo Giovani di Confindustria, ha incontrato gli studenti di Filosofia dell’Università del Salento. L’obiettivo? Individuare nuove competenze spendibili nel mercato del lavoro 

 

C’è chi crede che i periodi di crisi economica siano momenti in cui bisogna farsi da parte e aspettare. E chi, invece, pensa che siano proprio questi i momenti in cui bisogna mettersi in gioco, reinventarsi e creare nuovi modelli di azione. È quello che sta cercando di fare il corso di laurea in Filosofia dell’Università del Salento. In un mondo in cui le competenze tecnico-economiche sono quelle più richieste, la presidente del corso di laurea in Filosofia, professoressa Alessandra Beccarisi, e tutto il corpo docenti si propongono di attivare nuovi circuiti, di creare delle possibilità concrete di investimento e fruibilità delle risorse dei laureati. Si tratta, dunque, di riabilitare la figura e il ruolo del filosofo, insieme con le sue competenze e inclinazioni. Nell’ambito del ciclo di incontri “Università e mondo dell’impresa” promosso dal corso di laurea in Filosofia dell’Università del Salento, nei giorni scorsi gli studenti hanno incontrato presso il Palazzo Parlangeli Viola Margiotta, presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Lecce, un’iniziativa che rientra nell’ambito delle attività di promozione dei tirocini nelle aziende del territorio. 

Il seminario si è proposto un triplice obiettivo: è necessario, infatti, per l’impresa imparare a conoscere le potenzialità del profilo professionale di un laureato in Filosofia, per gli studenti affacciarsi su ambiti più operativi, come quelli lavorativi, in cui imparare in che modo e in che direzione investire le competenze acquisite, e importante, anche per gli stessi docenti, per individuare competenze trasversali, da coltivare in maniera innovativa per aderire a un percorso formativo trasversale. Diversi appuntamenti che si legano l’uno all’altro, operando come livelli di analisi di un unico complesso percorso: intercettare le esigenze del mercato del lavoro e individuare la giusta strategia per rispondere adeguatamente, colmando quell’irriducibile gap tra “speculazione” e “operatività”.

Per questo la presidente del corso di laurea di Filosofia e il team di lavoro che si occupa di tirocini e dei rapporti con le aziende (la professoressa Luana Rizzo e la professoressa Nadia Bray), hanno da tempo intrapreso una serie di iniziative, premiate da ANVUR, l’organismo che controlla la qualità dei corsi di studio, con una triplice A (eccellenza) proprio per le politiche di apertura e dialogo con il mondo del lavoro. Avvicinare gli studenti al mondo del lavoro con laboratori, visite aziendali in cui il mondo delle imprese si apre alla curiosità degli studenti, incontri tra imprenditori e studenti, partecipazione a progetti nazionali come Mimprendo, che ha l’obiettivo di avvicinare il mondo dell’imprenditoria a quello dell’Università. È importante, infatti, che un organismo come Confindustria giovani vada a incoraggiare gli studenti con esperimenti di integrazione nell’ambiente aziendale, in cui i laureati possono sperimentale la flessibilità lavorativa, l’innovazione, il co-working e il problem solving,

 

“Un laureato in questa disciplina possiede una mente aperta, in grado di guardare le cose da altri punti di vista”

 

È incoraggiante scoprire come il feedback con le aziende locali sia decisamente positivo, com’è appunto emerso nel corso degli appuntamenti tra l’Università e i rappresentanti delle parti sociali. I laureati in Filosofia potranno sperimentare concretamente in che modo avvalersi delle proprie risorse e delle proprie competenze nel territorio, contribuendo a valorizzarlo e a svilupparlo.

“Mi rendo che, per un corso di laurea come il nostro, si tratta di una sfida ambiziosa ma non impossibile -ha spiegato la presidente del corso di laurea di Filosofia, la professoressa Beccarisi- Essere imprenditori significa acquisire una mentalità che è ben sintetizzata dalla massima di Pico della Mirandola: homo est faber fortunaae suae, cioè l’uomo è l’artefice della propria fortuna”.

L’incontro, che ha visto la partecipazione di Viola Margiotta, presidente di Confindustria giovani di Lecce e amministratrice delegata dell’azienda Erml, si inserisce in un programma di seminari e discussioni che vuole colmare la distanza tra il mondo del lavoro e l’ambiente universitario: dalla gestione di attività di programmazione alla negoziazione, dalla comunicazione all’intraprendenza,

“Vi assicuro che la mentalità degli imprenditori sta cambiando -ha sottolineato Viola Margiotta-. Serve specializzazione e la specializzazione che fa la differenza è da cercare nel capitale umano che proviene dalle eccellenze della nostra università. Sono convinta che il laureato in filosofia possegga, in virtù del suo approccio e del suo percorso formativo, una mente aperta e in grado di guardare in maniera differente per trovare soluzioni che non erano ancora state pensate”. 

 

Federica Miggiano