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Cresce l’attesa per la nuova Giunta a Palazzo Orsini

Grandi speranze si sono accese attorno al neo sindaco, da poco insediato a Palazzo di Città. Previsto per metà maggio l’insediamento del nuovo Consiglio comunale 
 
Il sindaco è insediato, ormai è noto. Erano le 15.40 di giovedì 15 aprile, in quelle ore del primo pomeriggio in cui si sonnecchia volentieri, quando Piera Portaluri, giudice del Tribunale di Maglie e presidente della Commissione elettorale, ha letto e sottoscritto il verbale di nomina di Giancarlo Coluccia, neo eletto sindaco. Compassato come sempre, con al fianco la madre, la moglie e il figlio, ha indossato la fascia tricolore senza esternare particolare emozione. Ora si tratta di attendere la proclamazione degli eletti. 
Lo scenario politico è apparentemente fermo, ma gli incontri a livello provinciale tra Udc, Io Sud, Psi sono fitti. La partita più importante si gioca sulla composizione della nuova Giunta, perché anche il controllo di rito dei verbali delle votazioni dovrebbe concludersi senza particolari contestazioni. Ne è convinta Lilli Villani, commissaria cittadina Udc e delegata del partito presso la commissione elettorale. Non è dello stesso avviso Antonio Pepe, soddisfatto della sua personale affermazione, e certissimo della presenza di numerosi errori e incongruenze sui verbali. Chi non fosse convinto della linearità delle attribuzioni di preferenze dovrà attendere la chiusura delle operazioni della Commissione elettorale per presentare eventuale ricorso la Tar. “Per un punto Martin perse la cappa”, e per un solo voto la lista Udc non si aggiudica il terzo seggio. “Questo unico voto non c’è e pazienza!”, conclude Lilli Villani. Le operazioni della Commissione elettorale dovrebbero chiudersi entro fine aprile e dieci giorni dopo dovrebbe insediarsi il nuovo Consiglio comunale presieduto da Antonio Pepe, consigliere anziano. 
Nelle file del centrodestra tutto tace. Maurizio Fedele ha ringraziato e si è eclissato, i dirigenti del Pdl tacciono: forse non hanno ancora smaltito lo smacco. Certo, Coluccia potrebbe essere l’uomo giusto per dialogare anche con l’opposizione, basti pensare che una parte del centrosinistra lo ha sostenuto e con il Pdl vi è la radice comune di destra. Insomma, il neo sindaco è nella privilegiata condizione di far quadrare il cerchio. Le urgenze che lo aspettano sono numerose e su una cosa concordano tutti: Galatina ha bisogno di una rinascita. Dal nodo della zona industriale che langue in uno stato di degrado e abbandono; al problema del traffico e dei parcheggi; alla necessità di rivitalizzare il centro storico; al recupero dei tanti immobili di proprietà comunale inutilizzati e da recuperare; al problema della zona artigianale; all’urgenza di affrontare le questioni del Pug; all’attenzione al sociale; alla crisi economica che morde; per il nuovo sindaco è un “chi più ne ha più ne metta”.
Galatina in Movimento, la lista civica che ha espresso con Daniela Sodo il suo candidato sindaco, manifesta una presa di distanza netta e forte dall’attuale maggioranza e dal Pdl, il partito da cui molti di loro sono fuoriusciti. Nella riunione del 20 aprile hanno deciso di costituire un’associazione politico-culturale per rifondare il modo di fare politica e dare risposte concrete alla città. In buona sostanza si candidano ad essere la spina nel fianco del nuovo esecutivo. 
 
Maddalena Mongiò