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Conad-Leclerc, a Cavallino riapre l’ipermercato

È stato ‘indolore’ per i lavoratori del centro commerciale il passaggio da Carrefour

 

Si può pensare che fare la spesa in un supermercato, o meglio, in un ipermercato (iper)generalista, sia un gesto quotidiano scontato, banale. È il necessario antefatto della cena o serve semplicemente a irrobustire le scorte di latte, pasta e scatolame. Esiste poi la categoria dell’ “iperfrequentatore compulsivo” che a cadenza settimanale spinge quintali di carrelli per sentirsi più sicuro, in casa propria, con la dispensa strapiena. Ma sono distorsioni. In realtà la spesa, lungi dal rappresentare un banale passaggio nel quotidiano, “fa girare l’economia”, come recitava un famoso spot di qualche anno fa. Soprattutto quella dei gruppi della grande distribuzione. Un volume d’affari impressionante. Solo le cosiddette “cooperative rosse” (Coop Estense e Conad, le più famose) fatturano ogni anno 40 miliardi di euro, rappresentando in media un terzo della grande distribuzione nazionale, con differenze significative da regione a regione.
Da qualche tempo la Coop ha deciso di estendere le proprie attività in Puglia, rilevando gli ipermercati Carrefour. La catena francese aveva da tempo infatti deciso di disimpegnarsi dal sud Italia, non avendo trovato il proprio modello commerciale “adatto alla realtà locale” a fronte dell’investimento di “ingenti risorse che non hanno prodotto il risultato atteso”. Dopo un lungo e complicato tira e molla con le organizzazioni sindacali (nel 2008 si parlava di 107 lavoratori in esubero solo a Cavallino), scioperi e tavoli di trattativa, finalmente nel luglio scorso si è arrivati alla cessione degli ipermercati pugliesi e lucani alla Coop Estense che puntava così a incrementare decisamente la sua presenza sul mercato pugliese e lucano per avvicinarla ai livelli dell’Emilia Romagna (dove Coop e Conad si spartiscono più del 70% totale del mercato della grande distribuzione alimentare).
Tutto è filato liscio per l’acquisizione degli ipermercati di Bari, Brindisi (aperto da Carrefour appena nel 2006) e Matera. A Lecce qualche problema alla Coop Estense l’ha creato l’Antitrust (a Surbo esiste già un altro ipermercato Coop), facendo paventare per qualche tempo la possibilità che l’affare andasse a monte e che l’ipermercato di Cavallino restasse chiuso. La soluzione per Coop è stata “girare” la gestione del centro commerciale alla Conad (che in alleanza al 40% col gruppo francese Lecrerc gestisce dal 2002 una rete di ipermercati in Italia). Scongiurata l’ipotesi della chiusura dell’ipermercato, il personale è stato ‘traghettato’ a disposizione dell’acquirente mantenendo le stesse condizioni ottenute dai sindacati con Carrefour: cassa integrazione a rotazione per circa 50 lavoratori ogni 12 mesi e turni di circa 70 dipendenti. In attesa della ristrutturazione dell’ipermercato.
Un risultato che i sindacati giudicano ottimo, considerando anche l’incentivo all’esodo promesso dall’azienda a quei lavoratori che decidono spontaneamente di fuoriuscire dal ciclo produttivo. “Un buon risultato per Lecce -dichiara Valentina Fragassi, segretaria della Filcams-Cgil di Lecce- anche perché, laddove in questo complicato passaggio di consegne tra colossi della grande distribuzione le organizzazioni sindacali si trovano ora di fronte Coop estense, le condizioni per i lavoratori sono state meno vantaggiose perché i contratti dei dipendenti sono stati spesso rinegoziati. A Cavallino con Conad-Lecrerc siamo riusciti, richiamandoci all’articolo 2.112 del Codice Civile, a mantenere intatti i diritti dei lavoratori maturati con Carrefour anche in sede di Contratto Integrativo Aziendale (accordo tra sindacati e azienda sull’organizzazione del lavoro, salario, ferie, straordinari festivi etc). Formalizzeremo tutto venerdì 16 ottobre”.
Conad-Lelerc ha già concluso la ristrutturazione dell’immobile che fino a poco tempo fa ospitava Carrefour. In programma per l’azienda c’era anche l’ampliamento dei reparti. Sabato 17 ottobre è prevista l’inaugurazione dell’ipermercato che fisserà definitivamente il passaggio da Carrefour a Leclerc, sempre che, per le casalinghe salentine o per le famiglie annoiate tra gli scaffali, faccia qualche differenza.

 

Alberto Mello