Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Cerca

Comunque coinvolti

di Stefano Manca

 

Domina il dibattito l’assassinio della studentessa veneta Giulia Cecchettin, delitto per il quale è indagato l’ex fidanzato della giovane, Filippo Turretta. Tralasciando la ricostruzione dei fatti fin qui emersi – stranoti ai lettori, ritengo – giornali, social e tv da settimane raccontano e commentano la vicenda mettendo attorno al dramma anche una cornice, per così dire, politica. Il patriarcato, il matriarcato, il ruolo della scuola, quello del Parlamento, quello dei media, ecc. “Siete comunque coinvolti”, cantava De Andrè. Sicuramente non fa male introdurre questi argomenti nel dibattito pubblico. Dispiace, semmai, che per affrontare tematiche legate al femminicidio o che gravitano attorno a esso, si debba attendere una tragedia come quella accaduta a Giulia. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni (ah, no: intende farsi chiamare “il” Presidente del Consiglio) ha invitato i suoi avversari a non strumentalizzare l’accaduto per ricamarci narrazioni di parte e attacchi al governo. Peccato che Giorgia Meloni, da oppositrice del precedente governo italiano, strumentalizzò a sua volta altri episodi di cronaca per tornaconto politico. Al netto però delle polemiche maggioranza-opposizione, il tema da affrontare rimane. E se i social network sono meritevoli probabilmente di discorsi a parte, è giusto che giornali e piazze televisive continuino a dedicare spazi a questi argomenti. Pur con tutti i rischi che tali mezzi, soprattutto la televisione, si portano dietro. E, finito il giro, torno a De Andrè: siamo comunque coinvolti.

(editoriale di Belpaese del 25 novembre 2023)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *