[foto: pagina Facebook “U.S. Lecce”]
Gli scaligeri espugnano il “Via del Mare” (0-1). Prestazione da dimenticare per i giallorossi e zona retrocessione ora solo a un punto. Nel finale brutto gesto di mister D’Aversa
Si auspicava una reazione alle recenti prestazioni che hanno portato al crollo in piena zona salvezza. Nemmeno, però, uno scontro diretto fondamentale tra le mura amiche è stato in grado di invertire il trend. Il Lecce di D’Aversa cede il passo al Verona dell’ex Baroni e fallisce un appuntamento che non si doveva fallire.
I veneti cercano di prendere subito in mano la gara e nei primi due minuti si fa vedere dalle parti di Falcone con Duda (alto) e Noslin (conclusione bloccata dal portiere giallorosso). La prima vera occasione del Lecce arriva dopo circa dieci minuti, quando Montipò annulla una conclusione di Banda, bravo a sfruttare un errore di Coppola. Al 17°, poi, la svolta della gara: Folorunsho calcia dal limite, Baschirotto tocca quel tanto che basta per ingannare Falcone e la sfera termina all’angolino.
Nonostante la difficoltà a creare trame di gioco, il Lecce ottiene un calcio di rigore al minuto 24 per un fallo di mano di Coppola sulla conclusione di Banda; il VAR, però, porta l’arbitro Chiffi a tornare sui suoi passi. Montipò non corre particolari pericoli e viene impegnato solo su un tiro-cross di Oudin e, sul calcio d’angolo seguente, su un colpo di testa di Gonzalez. Al 32° si fa invece vedere Almqvist, il cui mancino scheggia la parte superiore della traversa. Dopo una conclusione a lato di Suslov, Krstovic gira bene di testa sul cross di Gonzalez, con Montipò attento.
Il Lecce inizia la ripresa occupando la metà campo avversaria con una serie di calci d’angolo e di cross che non fruttano nulla, se non un colpo di testa di Krstovic deviato in angolo. L’attaccante montenegrino ci prova ancora di testa cinque minuti dopo su un cross di Oudin, spedendo però a lato la sfera. Il Verona si difende senza patemi e si limita ad una conclusione dalla distanza di Duda che termina alta. Al 74°, poi, Krstovic tenta il pallonetto su errore di Montipò, senza nessuna fortuna. Nulla di importante da registrare, poi, se non il triplice fischio finale che sancisce la meritata vittoria dell’Hellas Verona.
Il clima in casa giallorossa diventa sempre più caldo. Fischi e contestazioni per i giallorossi e per lo stesso D’Aversa, protagonista in negativo di un parapiglia scoppiato a fine gara; dalle immagini, parrebbe che l’allenatore giallorosso abbia colpito con una testata il gialloblù Henry. Per entrambi è scattata l’espulsione.
In attesa delle gare di Empoli (impegnato contro il Milan) e Udinese (attesa dalla Lazio), il Lecce sprofonda in classifica. I punti restano 25, uno in più del Frosinone terz’ultimo e due del Sassuolo penultimo. A chiudere la classifica, con soli 14 punti, c’è la Salernitana, prossima avversaria del Lecce il 16 marzo. Sulla carta, dovrebbe essere l’occasione per rilanciare le ambizioni di salvezza, ma la squadra vista oggi, purtroppo, non fa paura a nessuno.
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