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Canti e balli intorno a “lu focu”

Come ogni anno, a Zollino l’arrivo dell’inverno si saluta attorno al fuoco. La “Festa de lu focu” nasce alla fine degli ani ’70 in un momento storico particolarissimo, accompagnata dalla sofferenza di chi emigra, di chi saluta quella stessa terra di cui è parte senza poter dire con sicurezza che vi farà ritorno. L’appuntamento per rievocare la natura stessa del Sud e i suoi ritmi ancestrali, giunto quest’anno alla 37esima edizione, inizierà martedì 28 dicembre alle 19.30 con il corteo composto da giocolieri, saltimbanchi e musici che, accompagnati dai tamburi, da Piazza Pertini verso il Largo Lumardo tracceranno il corso di una storia ancestrale fatta di riti e vecchi racconti, per giungere al momento dell’accensione della fòcara.

Alle 20.30 saranno i Me-Mà a salire sul palco e a dare il via alla festa, che proseguirà alle 21.30 con BanDita – Teatro delle Ombre, spettacolo di e con Silvio Gioia. A seguire Hiera sti lumera, concerto di Dario Muci ed Enza Pagliara, con la partecipazione di Claudio PrimaVito De Lorenzi e Marco Bardoscia.

Con la complicità della scèblasti e del vino rosso che scalda e inebria, la musica popolare rincorrerà i canti di lavoro e quelli di lotta, le ronde spontanee sotto la luce delle fiamme disegneranno il tempo della memoria e accompagnate dallo scricchiolio dei ceppi regaleranno suggestioni inenarrabili.