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Cannabis terapeutica: al via la produzione legale, ma i dubbi restano

Presso lo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze parte la produzione dei primi 100 kg, ma l’associazione LapianTiamo sottolinea la necessità di coltivarla e produrre i farmaci in Puglia

Sono innumerevoli le ricerche sulla cannabis ad uso terapeutico ma il suo reperimento in Italia è ancora molto difficile. Lo sanno bene i malati affetti da sclerosi multipla, dolori cronici, cancro, morbo di Parkinson, che tutt’ora costretti a reperire il farmaco attraverso il mercato nero, coltivando in proprio (e dunque illegalmente) la canapa o acquistandola dall’Olanda. L’importazione però ha costi altissimi che vanno da 35 a 37 euro al grammo e questo non aiuta coloro che combattono quotidianamente contro la malattia, come ad esempio Andrea Trisciuoglio e Lucia Spiri, affetti da sclerosi multipla. Entrambi hanno fondato nel 2013 l’associazione LapianTiamo nel comune di Racale con la speranza di creare il primo Cannabis Social Club italiano. Il loro scopo è avviare un progetto pilota per la coltivazione in Puglia della marijuana esclusivamente ad uso terapeutico e la produzione di farmaci a base di cannabinoidi.
Lo stesso Trisciuoglio afferma che “il progetto è stato approvato all’unanimità dalla Regione Puglia, ma non può partire a causa delle leggi nazionali, che non possono essere bypassate (manca infatti l’approvazione della legge ad hoc da parte dello Stato). Ci sono pazienti -sottolinea Trisciuoglio- che non possono attendere neanche la partenza del progetto. Per il momento abbiamo richiesto le autorizzazioni con un ultimatum (scaduto già il 31 dicembre scorso): o ci autorizzano il progetto, o lo autorizzeremo noi stessi”.
Trisciuoglio afferma inoltre che durante i primi due anni di vita dell’associazione sono decedute troppe persone che potevano essere curate con la cannabis: “È questo il motivo per cui LapianTiamo prenderà in mano la situazione per aiutare i malati”. Da parte dello Stato in realtà ci sono dei progressi come l’avvio a breve della produzione di 100 kg di cannabis terapeutica presso lo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze, centro di eccellenza nel campo della produzione di farmaci difficili da reperire. L’associazione di Racale però ha dei dubbi circa l’effettiva partenza del progetto, ma soprattutto circa i costi legati a tali farmaci prodotti in Italia. “Ci auguriamo che le istituzioni vadano incontro alle richieste impellenti dei malati perché -conclude Trisciuoglio- la ricerca è inscindibile dal malato”.

Martina Colucci