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Botta e risposta sul pattinodromo

La “Biblioteca di Sarajevo” denuncia il degrado dell’area. Pronta la replica dell’assessore Franca Giannotti: “Situazione frutto di un contenzioso tra Provincia e ditta costruttrice, mentre la pista da skate è stata rimossa per ragioni di sicurezza”

 

L’associazione politico-culturale “Arci-Biblioteca di Sarajevo” punta il dito contro l’Amministrazione guidata da Ernesto Toma. Argomento della discordia: la gestione delle periferie. Per bocca del suo presidente Lucio Montinaro, il sodalizio ha denunciato che “negli ultimi vent’anni i soldi pubblici hanno contribuito alla nascita di campi di calcetto gestiti da privati, del pattinodromo mai entrato in funzione, di un campo di minigolf in cui le erbacce la fanno da padrone e che non hanno mai visto una pallina o una mazza da golf, una pista di skate smontata e sostituita da una madonnina”. 

A testimonianza di tutto questo, lo scorso 6 febbraio la stessa associazione ha organizzato una giornata in cui parte dei soci sono intervenuti nei pressi del pattinodromo in via Francesco Negro per liberare dalle erbacce alcune delle piante di macchia mediterranea messe lì a dimora con precedenti operazioni di guerrilla gardening. Proprio durante questa iniziativa, numerosi cittadini residenti nella zona hanno lamentato lo stato di abbandono in cui versa una struttura nata ormai da decenni e mai entrata in funzione.

Un grido d’allarme che l’assessore al Decoro urbano e Verde pubblico Franca Giannotti accoglie ma minimizza: “Io ringrazio l’associazione Arci per le segnalazioni, che voglio inquadrare nell’ottica di una fattiva collaborazione da parte dell’associazionismo magliese più che come un rimprovero, perché la situazione delle nostre periferie non ci sembra così nera come il dottor Montinaro ha voluto dipingere”. L’assessore entra poi nello specifico: “Sul pattinodromo è ancora in corso un contenzioso tra la Provincia e la ditta che lo ha realizzato e la nostra Amministrazione non ha colpa. Il minigolf è stato oggetto di due bandi da parte del Comune, entrambi assegnati ed entrambi successivamente non portati a termine da parte dei vincitori. I campi di calcetto sono al momento sotto l’attenzione dagli uffici comunali, mentre la pista da skate è stata rimossa perché aveva assunto più le sembianze di un ritrovo per azioni ‘poco legali’ da parte di alcuni giovani. Questa Amministrazione ha sempre avuto un occhio di riguardo per la manutenzione del verde e degli spazi pubblici, basterebbe dare uno sguardo ad altre realtà extra-cittadine -conclude Giannotti- per fare un piccolo confronto e rendersene conto”. 

 

Ugo Tramacere