La crisi è passata: la città ha una nuova Giunta ed un nuovo Consiglio Comunale. Il centrosinistra risorge, anche se non appare in perfetta forma. I numeri che hanno permesso a Vaglio di riprendere il suo cammino di primo cittadino, non sembrano infatti potergli garantire una vita tranquilla a palazzo Personè. L’avvicinamento ad Io Sud, nella persona del nuovo presidente del Consiglio comunale Giuseppe Fracella, il venir meno degli ex alleati di Città Nuova (in primis l’assessore Mino Natalizio), i periodici malumori tra le diverse compagini di questa composita maggioranza, le frizioni interne allo stesso Pd, rappresentano altrettanti motivi di incertezza.
Oltre a questi aspetti esclusivamente politici, ci sono da aggiungere alcune questioni pratiche, tuttora aperte, che non mancheranno di creare motivi di attrito. Nello specifico, tre problematiche potrebbero causare, nel medio-breve periodo, qualche empasse di rilievo: innanzitutto l’approvazione del bilancio, prossimo scoglio da aggirare o sul quale abbattersi e naufragare; in secondo luogo, il problema dei rifiuti con la relativa possibile riapertura della discarica di Castellino; infine la chiusura degli eterni lavori nel centro storico.
Tuttavia, Vaglio dalla sua ha l’attuale scarsa combattività del centrodestra locale. La crisi che ha investito per lunghi mesi la maggioranza non è bastata al centrodestra neretino per recuperare forze e vitalità. Basti pensare al fatto che il fondamentale sostegno alla nuova giunta è venuto proprio da un transfuga del centrodestra: Giuseppe Fracella, figlio o, a seconda dei punti di vista, padre, delle scissioni che hanno minato prima AN e, di conseguenza, il Pdl. Eppur qualcosa si muove, soprattutto nei settori giovanili della destra locale rappresentati, principalmente, da Azione Giovani. Nello stessa maggioranza è stato percepito il “pericolo” proveniente dalle forze extraconsiliari neretine.
Alessio Palumbo