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Bike sharing, un futuro a due ruote

Dall’Assessorato al Traffico l’annuncio che il servizio, avviato nel 2013 e poi sospeso, sarà ripristinato e proposto insieme ad un nuovo piano della mobilità 

 

Il bike sharing a Maglie tornerà. Non si sanno ancora tempi e modalità, ma è intenzione dell’Amministrazione comunale di ripristinare un servizio, cominciato nell’aprile 2013 ed andato avanti tra alti e bassi fino a qualche mese fa. “Abbiamo accertato che c’era un problema nei flussi comunicativi ed informatici che non ci consentiva di controllare la posizione delle bici, il tragitto e la tariffa -confessa l’assessore al Traffico e alla Mobilità del Comune di Maglie, Dario Massimiliano Vincenti-. C’era un forte rischio di danno patrimoniale, i dispositivi individuali delle bici non riuscivano ad interfacciarsi con il sistema che era andato in tilt, non era più funzionante”.

Un problema non da poco, visto che la società che aveva generato il sistema operativo, collegato al Gps per controllare i percorsi di ogni singola bici, è nel frattempo fallita. Motivo per cui i suoi prodotti informatici sono stati abbandonati in qualche modo alla deriva e per l’Amministrazione magliese non era possibile sostenere ulteriori costi economici per cercare di sbloccare l’impasse.

L’obiettivo futuro, quindi, è quello di inserire il servizio di bike sharing all’interno di un più generale piano di mobilità urbana, contemplando magari altre forme di mobilità sostenibile a tutela ambientale e prevedendo un nuovo modello di gestione che sia in grado di garantire il funzionamento del servizio e al tempo stesso l’efficienza economica.

“Bisogna capire con quale modalità dobbiamo ripristinare il servizio -continua Vincenti- compatibilmente con le spese economiche necessarie. È un discorso che si innesta in un quadro più generale di mobilità urbana. Pensiamo di redigere un nuovo piano della mobilità, dal momento che quello attuale è abbastanza datato (risale a circa vent’anni fa). Dobbiamo cercare di andare incontro alle esigenze dei cittadini che chiedono sempre più spesso zone libere dalla circolazione di mezzi a motore, per favorire la riduzione di emissioni di CO2. Sicuramente il modello di utilizzo futuro del bike sharing dovrà essere diverso da quello finora pensato e adottato che non è perfettamente compatibile con la realtà del territorio magliese, magari pensando a qualcosa di più dilazionato. Nelle mie intenzioni c’è anche quella di far utilizzare la bici a quei dipendenti comunali che effettuano tragitti relativamente brevi -conclude l’assessore-, tipo i commessi o la Polizia Municipale per economizzare le spese del Comune e incentivare la qualità della mobilità urbana”. 

 

Alessio Quarta