Con la vittoria di Baronissi il vessillo rossoblù è stato issato in cima alla classifica. Ora Kostadinova e compagne affilano le armi per il derby con il Cutrofiano in programma il 20 novembre
I primi della classe: un onore, ma anche un onere. Un privilegio e una grande responsabilità. Per la Betitaly la strepitosa vittoria di Baronissi ha sancito un orizzonte importante, un valico che necessita di un esame di coscienza. Essere o non essere, questo è il dilemma. Essere pronti a tutto questo e non essere abbagliati da tanto clamore. Piedi ben saldi a terra e testa fissa sugli obiettivi. Le ragazze di Emiliano Giandomenico quindi decidono di procedere a piccoli passi, uno alla volta, sempre con la schiena dritta. E il coach salentino “de Roma”, con il fare del buon padre di famiglia, dovrà prendere per mano le sue atlete e camminare insieme verso la meta, cercando di evitare ogni insidia.
Unico salto consentito sarà quello sottorete e magari più in alto possibile. Già, perché il prossimo atto della fantastica avventura della Betitaly si chiama Cutrofiano. Non una gara, ma la gara. Per quanto si possa pensare che le partite devo essere tutte uguali, qualche piccola differenza c’è. Ed è anche bello che sia così. Il folklore di una sfida che infiamma animo e colori, che fa respirare grande volley e che rappresenta comunque un onore per il Salento. Per le magliesi sarà poi tutto diverso perché si presenteranno col piglio delle prime della classe. Quindi una grande responsabilità.
Non ci sono dubbi che Kostadinova, Corna e compagne sapranno onorare l’impegno, dando al pubblico di casa un grande spettacolo. Classe, qualità, impegno e determinazione: è il DNA che sta contraddistinguendo il Maglie in questo avvio di stagione. Il condottiero Emiliano Giandomenico non vuole scomporsi e si adopera per dosare entusiasmo e parole: “La vittoria di Baronissi è stata importante perché ottenuta in trasferta e in condizioni ambientali non facili. Più che la classifica sono contento per i progressi che sta facendo la squadra dal punto di vista tecnico-tattico e mentale. Questo gruppo ha un solo segreto, la voglia di migliorarsi”.
Inevitabilmente, però, il coach deve fare i conti con la classifica e sa benissimo cosa vuol dire: “Essere in vetta al campionato vuol dire che tutti contro di noi daranno il massimo. È un campionato molto difficile e guardando al prossimo impegno sappiamo bene che servirà una grande prestazione per ottenere la vittoria. Il derby deve essere, però, una bella giornata di pallavolo in cui due squadre di buon livello dovranno dare il massimo all’insegna della correttezza sportiva e del rispetto reciproco, in campo e sugli spalti”.
Resta comunque importante non montarsi la testa: “Abbiamo giocato solo cinque gare. Tutte le squadre sono lì; basta vincere o perdere una partita e cambia completamente la classifica. Fa piacere essere primi, ma per ora sono numeri che lasciano il tempo che trovano”. Pensieri basati sulla saggezza e sull’esperienza, con i quali annacquare il fuoco della vigilia, ma l’impegno contro il Cutrofiano (domenica 20 novembre alle 18) resta una gara da vivere intensamente per due comuni separati da una manciata di chilometri. Da sempre è bello il contesto, il calore delle tifoserie, le sensazioni del giorno dopo. Un derby resta un derby. Con la bellezza della sua cornice. Tutto naturalmente in un clima di sana passione sportiva, pulita e corretta. Perché, più di ogni altra cosa, la vera vittoria spetta sempre allo sport e allo spettacolo. Vinca il migliore, quindi.
Francesco Paglialonga- foto di Mauro Tridici