Celeste Casciaro, corsanese doc, moglie del regista Edoardo Winspeare e interprete del suo ultimo film La vita in comune presentato all’ultimo Festival del Cinema di Venezia
Sono stati ben otto i minuti di applausi per il nuovo film di Edoardo Winspeare La vita in comunepresentato al Festival del Cinema di Venezia lo scorso settembre. “Un dramma raccontato con leggerezza, tenerezza e ironia”, come lo ha descritto Celeste Casciaro (nella foto), moglie del regista salentino e tra gli interpreti principali dell’opera cinematografica. E a Corsano è nata e cresciuta Celeste, dove vive tutt’ora insieme al marito, il quale ha visto in lei la persona giusta per interpretare Eufemia: “Edoardo parte dal personaggio e ci costruisce una storia; lui si innamora spesso delle persone comuni e dice sempre di essere affascinato dal mio carattere, a volte spigoloso e duro, altre volte ironico e sarcastico, e spesso ciò infastidisce. Ho però un animo dolce -sottolinea Celeste-, lascio sempre una porta aperta e cerco sempre il buono in tutti; nella mia vita, poi, ho sempre portato avanti le mie idee, anche se posso apparire scontrosa, ma non ho mai voluto compiacere”.
Ed è proprio così che compare Eufemia, una semplice donna che però lotta per il bene della sua famiglia e del suo paese e contro le meschinità con cui ha a che fare giornalmente; guarda però il mondo con occhio benevolo e una dolcezza di fondo. Celeste non ha mai studiato recitazione e se oggi è diventata un’apprezzata attrice il merito è dell’atteggiamento di Winspeare: “Siamo una coppia nella vita, ma sul set io sono l’attrice e lui il regista. Ciò che apprezzo di lui durante le riprese è che porta il massimo rispetto per gli attori, professionisti o meno. Li considera quasi sacri e non li ha mai umiliati. Riesce a metterli a proprio agio, così come ha fatto con me, ed è stato questo suo modo di fare a mettermi nelle condizioni di diventare un’attrice, ciò che mai avrei immaginato di fare”.
Essere attrice in un applauditissimo film che adesso potrebbe essere candidato all’Oscar come miglior film starniero; sicuramente una svolta per la carriera di Celeste, ma non per la sua vita privata: “Non è cambiato nulla nel mio quotidiano. Vivo con le persone che incontro ogni giorno quando faccio la spesa, che mi sono sempre state accanto e che mi hanno sempre voluto bene”.