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Antonio Fitto, la conferma

Il sindaco uscente evita il ballottaggio battendo per un pugno di voti gli agguerriti sfidanti Raffaele Cesari e Mario Chirilli, che con ogni probabilità chiederanno il riconteggio delle schede. In attesa di conoscere l’esito del ricorso, impazza già il totonomine per gli assessorati. Lio primo degli eletti con 302 preferenze 

 

È la vittoria di Antonio Fitto (nella foto). Anche se i numeri parlano di un’affermazione ottenuta sul filo di lana per appena un quarantina di voti, il merito del successo è tutto della strategia del primo cittadino capace di puntare su liste forti e soprattutto compatte. Gli sfidanti ci hanno provato fino in fondo, aspettando in febbrile attesa il responso delle urne per l’intera mattinata di martedì 30 marzo, all’interno dei diversi comitati elettorali: alla fine Raffaele Cesari e Mario Chirilli hanno dovuto prendere atto che, in base ai numeri, il ballottaggio non ci sarebbe stato. Un’opzione, prevista per l’11 aprile, che avrebbe potuto mettere in seria difficoltà il sindaco uscente: si sarebbe trattato di un vero e proprio referendum sulla persona in cui il maggiore o minore gradimento avrebbe fatto da padrone nella decisione finale. Invece per 84 voti il comune di Maglie sarà amministrato per altri cinque anni dal Pdl con una maggioranza meno forte della precedente, ma forse più compatta. 

Il centrodestra infatti ha raccolto il 60,87% delle preferenze dei magliesi (Popolo della Libertà 28,96%; Giovane Maglie 13,60%; Maglie prima di tutto 11,20% e Maglie la città che vogliamo 7,11%) mentre il centrosinistra con le tre liste di Raffaele Cesari è arrivato al 24,31% (Pd 13,94%; Per cambiare Maglie 6,24%; Sinistra Maglie 4,13%); il terzo polo di Mario Chirilli presentatosi con due liste si è fermato al 14,82% (Udc 9,09%; Città libera 5,73%). Diversi i numeri di riferimento per i candidati sindaci: Fitto nelle 17 sezioni magliesi ha raggiunto un totale di 5.329 preferenze personali cioè il 50,39 % del totale mentre Raffaele Cesari ha conseguito 3.123 voti che rappresentano il 29,19 % e Mario Chirilli grazie ai suoi 2.185 voti, il 20,42%. 
Antonio Fitto è ovviamente soddisfatto del risultato conseguito che gli ha permesso di evitare le trappole del ballottaggio fissato per l’11 aprile prossimo. “È una vittoria nel segno della continuità -ha dichiarato il neo eletto sindaco- dopo cinque anni di mandato passati a far progredire Maglie e a risolvere i tanti problemi della gente. Adesso ci aspetta un compito arduo e importantissimo, cioè portare la città a mantenere il prestigio economico e sociale guadagnato nei decenni scorsi attraverso infrastrutture adeguate, una migliore vivibilità e un’offerta commerciale all’avanguardia”. I primi punti del governo cittadino saranno incentrati sul completamento di quanto avviato e ancora non terminato in questi mesi: “Penso all’area mercatale che è in via di ultimazione, alla Villa Tamborino, o ancora al Museo dei Fratelli Piccinno e al Cinema Moderno, tutte opere che cambieranno radicalmente il volto cittadino in una prospettiva di grande slancio per il futuro”. I diretti contendenti pur contenti del risultato ottenuto meditano però di procedere attraverso un ricorso per stabilire l’effettiva consistenza delle schede nulle e bianche e capire se il risultato è corretto dal punto di vista formale: “Stiamo valutando -dichiara Cesari- se avviare le procedure per un’istanza che permetta il riconteggio delle schede. Una prassi quasi dovuta in caso di vittoria così ridotta. In caso di conferma dello status quo ci ripromettiamo di condurre un’opposizione severa ma corretta per i prossimi cinque anni”. Sullo stesso piano le parole di Mario Chirilli: “Abbiamo creato i presupposti affinché a Maglie ci sia una possibilità di scelta diversa rispetto a quanto accadeva in passato. Il terzo polo è realtà e cercheremo di consolidare il nostro progetto”. 
Intanto sono stati definiti i venti eletti (12 di maggioranza e 8 di minoranza) che comporranno il prossimo Consiglio comunale. Tra tutti spicca il nome di Tonino Lio, primo degli eletti, il quale fino all’ultimo giorno utile per la presentazione delle liste non aveva dato certezze sulla sua candidatura e senza i cui voti sarebbe stato ballottaggio certo. Per il Pdl: Antonio Lio, Rossano Rizzo, Franca Giannotti, Giorgio Tronci, Piero Biasco, Gigi Macagnano. Per Maglie prima di tutto: Luca Primiceri, Roberta Iasella, per Giovane Maglie: Marco Sticchi, Alberto Corvaglia, Dario Vincenti. Per Maglie la città che vogliamo: Salvatore De Rubertis; per il Pd oltre a Raffaele Cesari, Sabrina Balena, Antonio Tau, Salvatore Moscaggiuri. Per Cambiare Maglie: Roberta Culiersi. Nessuno per Sinistra Maglie. Per l’Udc oltre a Mario Chirilli, Antonio Marotta. Per Città Libera, Antonio Giannuzzi. Adesso comincia il totonomine per la scelta degli assessori non prima però di aver compreso se resteranno 6 o scenderanno a 5 come previsto da un recente normativa emanata dal governo Berlusconi.