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Amministrative 2012, tanti nomi (e tanta confusione)

Quasi sull’orlo di una crisi di nervi le forze politiche cittadine, frammentate e polverizzate tra spinte personalistiche condite da forti ambizioni
 
C’è un “convitato di pietra” sia nelle riunioni del Pdl che nelle riunioni del Pd: i socialisti. Insomma a destra e a sinistra su una possibilità di alleanza con Patto per la città -aggregazione formata da Psi, Moderati e Popolari, lista civica di Antonio Pepe, La civetta- ci sono pareri discordi. Pende a favore dell’aggregazione Patto per la città il probabile appeal elettorale, pende a suo sfavore la presenza dei socialisti “colpevoli” di aver mandato a casa le due ultime amministrazioni e quella di Pepe “reo” a sua volta di  essere passato nella maggioranza e di aver firmato la sfiducia all’allora sindaco Giancarlo Coluccia. In pratica c’è chi è “allergico” a un’alleanza con questa aggregazione e non dà credito ai motivi che hanno spinto a quella scelta un pezzo dell’allora maggioranza. 
Ma intanto si stringe il cerchio. Alle primarie non ci crede più nessuno: siamo fuori tempo massimo, sia per il centrodestra che per il centrosinistra. E se il Pdl di Galatina si sta organizzando, il centrosinistra -che pure si era organizzato per tempo- deve fare i conti con il rischio di una frattura. 
I fatti. Dopo un confronto serrato, domenica mattina, alla presenza di Raffaele Baldassarre, inviato dal coordinatore del Pdl, Antonio Gabellone, a guidare i confronti per la formazione della coalizione, è stato stabilito che la delegazione trattante sarà formata dallo stesso Baldassarre e dagli ex consiglieri comunali Maurizio Fedele, Francesco Sabato, Giuseppe Viva. Inoltre è stato costituito un comitato formato da dieci tesserati, in rappresentanza della base del partito, e dal confronto tra questi e la delegazione trattante scaturiranno le decisioni sulle alleanze e sul candidato sindaco. 
Per il centrosinistra sono giorni di passione. Il rischio di una rottura della coalizione è dietro l’angolo, ma c’è una sorta di timore a fare un passo che con molta probabilità potrebbe determinare, ancora una volta, la sconfitta delle sinistre. Sul tavolo del centrosinistra i candidati sono Cosimo Montagna per il Pd e Luigi Boselli per l’Idv, mentre continua ad aleggiare l’idea che Sel possa fare il nome del notaio Antonio Galati. Rifondazione Comunista potrebbe sempre giocarsi la carta della sua segretaria provinciale, Roberta Forte, ma sono in molti a giurare che alla fine la candidatura a sindaco sarà di Sandra Antonica. Se il cerchio si stringesse attorno a Montagna e a Boselli, pare che Sel e Rifondazione Comunista propendano per il secondo. Montagna viene considerato elettoralmente debole, mentre a favore di Boselli gioca il suo poter essere considerato il “nuovo”. Per quanto riguarda le forze di centro (attorno al tavolo ci saranno Io-sud, Api, Polis, Fli e Udc) Api, il movimento politico che fa capo a Francesco Rutelli, ha chiesto esplicitamente una discontinuità rispetto al passato. In buona sostanza l’Udc dovrà chiarire se sulla candidatura a sindaco di Giancarlo Coluccia è disposta a fare un passo indietro. Nessuna dichiarazione ufficiale, ma (a meno di sorprese dell’ultima ora) non dovrebbe esserci un cambio di posizione in casa Udc.
 
Maddalena Mongiò