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Ai Koreja la musica è cuore e “Acido fenico”

Torna lo spettacolo scritto da Giancarlo Di Cataldo e interpretato da Fabrizio Saccomanno, che celebra i vent’anni di attività dei Sud Sound System 
 
In scena “Acido fenico”, un gradito ritorno per coloro che videro questo spettacolo musicale targato Koreja qualche anno fa. Cambia il protagonista, che sarà Fabrizio Saccomanno al posto di Ippolito Chiarello, ma la somma non cambia. La prima dello spettacolo è prevista il 15 dicembre presso i Cantieri Teatrali Koreja di Lecce, in onore dei vent’anni di musica degli altri grandi protagonisti della pièce, i Sud Sound System, che hanno curato musiche in un ruolo corale unico e assolutamente da vedere. 
Il testo della pièce è di Giancarlo Di Cataldo, conosciuto come giornalista e per aver scritto Romanzo criminale, da cui è stato tratto il film di Michele Placido con Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria. La storia è quella di Domenico Carunchio, malavitoso pugliese che racconta la sua vita. Dall’infanzia da sottoproletario al sacro giuramento da camorrista, sino all’arresto e al rifiuto di diventare un pentito: piuttosto sconfitto, schiacciato dal destino di portarsi addosso, per sempre, quel suo odore di acido fenico. 
Momenti intensi si susseguiranno sul palco, finché non si parlerà dell’idolo di Mimmo, l’attore Charles Bronson, che da buon giustiziere della notte incarnava una sorta di divinità per Mimmo bambino, che sognava di diventare come lui. La storia, però, si evolve in maniera differente, e anziché essere regista della propria esistenza, Mimmo è solo un attore, che parlando mette in scena la pantomima di se stesso, fino a diventare ciò che realmente è solo quando si trova sul palco, davanti al pubblico, a raccontare una storia piena di musica e di cuore. Ma non si tratta di un’apologia della Scu, piuttosto l’arruolamento nelle file della malavita è per Mimmo uno modo per sfuggire alla povertà, al degrado, ai luoghi comuni. Mimmo è l’eroe tragico di una strana tragedia, quella mafiosa, piena di sfaccettature grottesche e melodrammatiche. 
I Sud Sound System come un coro greco avanzano sulla scena con un carico di pathos, al tempo stesso facendosi spalla comica di Mimmo. Perché la vita è agrodolce, non è bianca o nera, ma fatta dei milioni di sfumature di grigio che esistono in natura. All’epoca della prima messa in scena, l’autore Di Cataldo ne spiegò la genesi. “Acido fenico è il mio primo e unico esperimento teatrale -disse- Mimmo Carunchio camorrista è modellato da una costola di un racconto che avevo inserito dentro un mio libro precedente che si chiama Terroni, un piccolo saggio che racconta figure di meridionali per bene e per male. Sono venuto a sapere nel tempo che lo avrebbero fatto questi pazzi scatenati dei Sud Sound System”. Proprio i Sud hanno festeggiato recentemente i primi vent’anni di carriera: pionieri del ragamuffin nel Salento, questi musicisti hanno trasformato la provincia di Lecce in una “costola” della Giamaica con una sua identità, e ci hanno insegnato come il melting pot culturale sia fondamentale per tenere la mente aperta.
 
Angela Leucci