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A Tarvisio arriva il patron Giovanni Semeraro

Nel ritiro friulano arriva il presidente del club giallorosso, che detta la regole del nuovo Lecce: “Cacia? Non si muove”

 

Il patron Giovanni Semeraro (nella foto) è arrivato a Tarvisio. Nel ritiro friulano è giunto il numero uno, che ha dettato ed ha imposto le regole. Mentre prende concretezza l’idea dell’ingaggio del mediano Stefano Fiore, in prova con i giallorossi. È rientrata la punta Daniele Cacia, dopo aver smaltito i problemi fisici ed aver espresso la volontà di andare via. Ed intanto, tra le tante cessioni (Zanchetta, Tiribocchi, Caserta, Ariatti, Castillo), è partito il difensore salentino Andrea Esposito. Il “corazziere” di Galatina, frutto del vivaio del Lecce, ha lasciato il ritiro di Tarvisio ed è approdato al Genoa con la formula della compartecipazione.
“Le voci che ci sono sulle possibili partenze dei nostri calciatori destabilizzano un po’ l’ambiente -ha affermato in conferenza stampa il presidente Giovanni Semeraro riguardo alle ipotesi di partenze di Cacia, Benussi, Edinh-. Probabilmente ci sarà qualche cessione, però, la squadra è questa e va completata, penso soprattutto nel reparto offensivo. Cacia? Ho parlato con lui per telefono più di una volta. Non penso ad una sua eventuale partenza perché non ci sono state richieste, tranne una (quella della Reggina. ndr), che non prendiamo neanche in considerazione perché prevedeva una cessione in prestito gratuito. Noi sul ragazzo abbiamo fatto un investimento importante la scorsa estate e Daniele si deve convincere che il suo futuro, almeno per il prossimo anno, sarà a Lecce. È vero che dopo la retrocessione abbiamo dichiarato che i costi vanno contenuti, ma non per questo abbandoneremo le armi per farci assalire dai problemi finanziari”.
Poi il massimo dirigente rassicura: “Se ci sarà qualche investimento da fare, sicuramente non ci tireremo indietro. Dobbiamo fare un campionato di B se non di vertice, almeno dignitoso. La prossima sarà una stagione di transizione. Ne siamo tutti consapevoli. Stiamo lavorando per il futuro. Però la squadra deve esserci, deve giocare e deve disputare perlomeno un campionato dignitoso. Il mondo del calcio va verso un forte ridimensionamento, e vi sono diverse testimonianze di ciò. In questo momento penso che i tifosi leccesi siano in attesa, come del resto lo siamo tutti. È iniziato un nuovo corso e per questo bisogna avere la pazienza per ricominciare a produrre calcio in maniera differente, non basandosi su nomi eclatanti, ma su ragazzi che hanno voglia di correre e giocare al calcio”.
E tra i baby c’è l’esterno Vittorio Triarico a ritentare la chance in giallorosso, dopo la promozione in B conseguita con il Crotone di Moriero. “Sto affrontando questo ritiro con il giusto spirito, per dimostrare di poter restare qui -sottolinea l’attaccante di Carovigno, frutto del vivaio giallorosso-. Lo scorso anno è stato molto importante per la mia crescita. A Crotone sinceramente nessuno pensava che potessimo ottenere la promozione in serie B. E’ stata un’ottima annata, però, adesso sono pronto per una nuova avventura. Non conoscevo personalmente mister De Canio, in ogni allenamento sto cercando di impegnarmi al massimo per seguire e mettere in pratica ciò che il tecnico mi chiede. In queste prime uscite amichevoli a Tarvisio il mister mi ha impiegato in diversi ruoli. Sinceramente a me interessa poco la zona del campo dove gioco, la cosa importante è essere in campo. Dopo che mi sono guadagnato la serie B con il Crotone lo scorso anno, spero di poter restare nel Lecce e poter così giocare nel campionato cadetto. Queste, però, sono decisioni che spettano esclusivamente all’allenatore. E io ce la metterò tutta per metterlo in difficoltà”.

 

Pasquale Marzotta