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A Casarano si continuerà a nascere

Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma il fatto che la Asl abbia recentemente affidato i lavori per la ristrutturazione della vecchia ala di Ostetricia lascia ben sperare per il futuro 
 
Il problema era sorto a seguito delle indicazioni fornite dall’accordo Stato-Regioni, sottoscritto lo scorso 16 dicembre, che individua i criteri a garanzia di una maggiore qualità e sicurezza durante i parti. In base a quanto contenuto nell’accordo, la Commissione tecnica regionale ha deciso di chiudere i reparti di ostetricia che effettuano meno di mille parti all’anno. Stanti tali premesse, la Puglia passerebbe da 42 a 18 punti nascita. Nella sola provincia di Lecce resteranno attivi solo tre dei sette reparti. La fatidica soglia dei mille parti è raggiunta solo da Lecce, Tricase e Copertino. A chiudere i battenti dovrebbero essere, invece, i reparti di Scorrano, Galatina, Gallipoli e Casarano. Ora sarà la Giunta regionale a dover decidere la tempistica con cui dare corso alla decisione della commissione. 
È chiaro che, se la Regione dovesse optare per l’applicazione immediata della riduzione dei reparti, Casarano dovrebbe privarsi di ostetricia. Al contrario, se si deciderà di posticipare i tempi dell’entrata in vigore del provvedimento, anche l’ospedale “Francesco Ferrari” avrebbe il tempo di entrare nel novero degli ospedali che garantiscono le mille nascite annue. L’ospedale di Casarano, infatti, registra circa 600 parti all’anno. Il passaggio da dieci a 25 posti letto garantirebbe il raggiungimento del requisito per la permanenza del reparto.
Proprio per scongiurare la chiusura di ostetricia, nei giorni scorsi si sono registrati gli interventi di alcune forze politiche, a partire da Liber@città. Francesca Fersino e Massimo D’Aquino hanno voluto incontrare il commissario prefettizio, Giovanni D’Onofrio, per chiedere un suo intervento nei confronti del direttore generale della Asl Valdo Mellone e del presidente della Regione Nichi Vendola. 
Ci sono ottimi motivi, secondo la Fersino, per mantenere il reparto: quello casaranese è il primo, per numero di parti, tra i reparti da tagliare nella Asl di Lecce; è stato rimodernato di recente (con un aumento dei posti letto da 10 a 25) e sul suo stesso piano si trovano le sale operatorie e il nido; al Ferrari esiste l’unità di rianimazione, assente negli altri ospedali, e sono presenti tutti i servizi di sostegno alla natalità, 24 ore al giorno. L’assessore provinciale del Pdl, Gianni Stefano, ha invece ottenuto un incontro con Mellone, fissato per il 7 ottobre, per discutere del problema.