La proposta della Cgil di Lecce alle amministrazioni salentine
«Tutti i comuni della provincia di Lecce intestino una via o un edificio al popolo palestinese». È questa l’istanza inoltrata dalla segreteria provinciale della Cgil ai sindaci e ai consiglieri comunali dei comuni leccesi. La richiesta, siglata in maniera congiunta dal massimo responsabile della Cgil Lecce Tommaso Moscara e dal segretario provinciale della Fillea Cgil Luca Toma, propone la realizzazione di segni concreti e tangibili utili a produrre un’eco che resti ben impresso nella memoria anche in un lontano futuro. Nel documento si ripercorrono le atroci azioni compiute dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, finalizzate ad annettere il territorio e ad annientare il popolo, costretto alla fame a alla fuga: «A Gaza – è scritto nella nota della Cgil – negli ultimi due anni sono state ferite e uccise oltre 220mila persone: oltre l’80 per cento delle vittime è costituito da civili; i morti sono 65mila e tra questi figurano purtroppo oltre 20mila bambini». Una strage che, come rimarca la Cgil, ha determinato a carico del governo di Israele, come annunciato dalla Commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite, “quattro dei cinque atti genocidi” definiti dalla Convenzione del 1948 per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio».
La richiesta fatta ai comuni dalla camera del lavoro di via Merine è quella di compiere un gesto che consegni alla memoria collettiva una traccia visibile di questo genocidio. L’appello lanciato agli amministratori dei comuni leccesi, infatti, è quello «di voler promuovere nei territori comunali da voi amministrati l’intitolazione di una via, di un luogo simbolico, di un edificio, di un luogo di ritrovo, di un parco alla Palestina o al Popolo Palestinese, affinché questa pagina buia della storia non venga dimenticata».
Salvatore Ciriolo
