Lo scrittore è autore di una storia del celebre fumetto Bonelli, appena uscito in edicola
Da qualche giorno è in edicola un albo di Zagor, storico fumetto della Sergio Bonelli Editore, la stessa azienda che produce Tex e Dylan Dog, il quale propone una storia ideata nientemeno che dallo scrittore, giornalista e conduttore televisivo Carlo Lucarelli.
Si tratta di un albo della serie regolare dello “Spirito con la scure”, così lo chiamo i pellerossa che vivono nell’immaginaria foresta di Darkwood, nel nord est degli Stati Uniti, caratterizzato, sulla copertina, da una piccola fascetta obliqua di colore giallo, con scritto in rosso, appunto, “Soggetto di Carlo Lucarelli”.
Una piacevole sorpresa per l’autore di numerosi romanzi “noir”, un genere caratterizzato da storie oscure, tenebrose, tra il giallo e il poliziesco.
La storia di Lucarelli, che si concluderà sul “numero” che in edicola a settembre, ambientata come sempre nella prima metà dell’Ottocento, si svolge nella città di Endless, dove opera uno sceriffo particolarmente propenso alle impiccagioni di chi “non riga dritto”. In questa città, aiutato all’investigatore francese Louis Cyprien, Zagor è costretto a indagare su un misterioso duplice omicidio, per il quale è fortemente indiziato il suo inseparabile amico Cico.
Lucarelli, dunque, sfata il mito secondo il quale il fumetto è una narrativa di serie B. Più che dal mondo dei grandi classi, come “Delitto e Castigo” o l’ “Ulisse” di Joyce, del resto il futuro conduttore dello storico programma televisivo “Blu notte – Misteri italiani”, sostiene di essersi formato partendo proprio dal mondo di quei fumetti che la sua generazione chiamava ancora “giornalini”. Sin da piccolo, infatti, come ha recentemente spiegato su sollecitazione del grande fumettista bonelliano Moreno Burattini, Lucarelli si è cimentato con tutto ciò che la sua generazione poteva leggere: Tiramolla, Geppo, Topolino, Supereroica, il Corriere dei Piccoli, poi Corriere dei Ragazzi, Alan Ford, Corto Maltese, Diabolik e, naturalmente, coloro che probabilmente lo hanno maggiormente influenzato: Tex e Zagor.
Salvatore Ciriolo


