Cerca

Incendio Orte, Forestale: “Probabile matrice dolosa”

Informata la Procura della Repubblica per il reato di incendio boschivo, mentre i Carabinieri continuano le indagini volte ad individuare i responsabili. Ben 22 gli episodi che hanno coinvolto Otranto dal 2020 al 2024

Sono stati circa 100 gli ettari devastati ieri dall’incendio che si è propagato in località Orte, nei pressi dell’ex cava di bauxite, a sud di Otranto; di questi, ben 30 coinvolgevano pineta e macchia mediterranea. Le immagini che questa mattina sono state veicolate sui social mostrano la drammatica condizione in cui da oggi versa una delle più celebri e apprezzate aree naturalistiche dell’intera regione: un disastro che si è consumato dal pomeriggio di ieri fino a notte inoltrata, a causa soprattutto del forte vento che ha facilmente e velocemente alimentato le fiamme.

Da questa mattina, i Carabinieri della Forestale “Puglia”, Gruppo di Lecce-Brindisi, sono in mobilitazione con diverse squadre. Ad un primo ed immediato intervento dei Militari del Nucleo Forestale di Otranto, è seguito quello aggiuntivo del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF), proveniente da Lecce, con personale specializzato sulle indagini su incendi boschivi.

Gli investigatori dei Carabinieri Forestali hanno raccolto il maggior numero di indizi seguendo una specifica metodologia messa a punto per gli incendi boschivi a livello internazionale, basata sulla localizzazione dei punti di innesco dei focolai, in considerazione della direzione del vento, che ieri spirava con forte intensità dai quadranti settentrionali, favorendo la rapida propagazione delle fiamme e rendendo difficoltose le operazioni di contenimento e spegnimento.
Sotto analisi anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e le testimonianze dei presenti.

Tutte queste informazioni, raccolte dal Nucleo Investigativo di Lecce e dal Nucleo Forestale di Otranto, sono andate a costituire un’apposita comunicazione di notizia di reato per incendio boschivo (art.423-bis del Codice Penale), per il momento a carico di persone ignote, indirizzata alla Procura della Repubblica di Lecce.

Appare, quindi, evidente come dalle indagini stia emergendo il carattere doloso dell’incendio, ma per averne la conferma sarà necessario aspettare nuovi sviluppi dall’attività informativa e di repertazione; l’0biettivo è quello di individuare nel più breve tempo possibile gli eventuali responsabili.

Il disastroso incendio di ieri è purtroppo solo l’ultimo ad aver coinvolto il territorio di Otranto, soprattutto negli elementi naturalistici che ne caratterizzano i litorali, come pinete e macchia mediterranea: sono stati infatti ben 22 gli eventi registrati dal 2020 al 2024.

[Foto di copertina: account Facebook di Claudio Giannetta]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *