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Autismo, FdI: “Serve un riordino dei servizi in Regione”

Il gruppo regionale ha presentato una mozione per migliorare diagnosi e presa in carico di chi è affetto da queste tipologie di disturbo

Una mozione volta a migliorare la gestione delle persone con disturbo dello spettro autisitco. Questo è l’atto presentato dal gruppo regionale di Fratelli d’Italia, come spiega una nota informativa a firma di Renato Perrini (capogruppo), Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina: “Favorire l’inclusione delle persone con il disturbo dello spettro autistico, valorizzare la rete territoriale regionale e supportare le famiglie che intraprendono percorsi e progetti terapeutici integrativi alle prestazioni erogate dal Servizio sanitario regionale: su questi servizi socio-sanitari Fratelli d’Italia intende sensibilizzare il governo regionale con una mozione che punti all’emanazione, con il coinvolgimento dei soggetti interessati ed in particolare con le associazioni dei genitori di soggetti autistici, di uno specifico atto finalizzato a riordinare complessivamente la materia e a favorire una presa in carico uniforme a livello regionale dei pazienti. Non solo, anche ad assicurare, nelle more dell’emanazione dell’atto di riordino, la continuità delle terapie, il riconoscimento dei percorsi già prescritti, nonché dei relativi rimborsi riconducibili all’annualità 2023 e a quella in corso”.

Un’azione, quella intrapresa dal gruppo di centrodestra, legata ad un recente provvedimento della giunta regione che “ha, infatti, approvato il 19 giugno scorso, una delibera molto attesa dalle famiglie con figli affetti da autismo che prevede un aumento della spesa per le ‘prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato dedicato alle persone con disturbi dello spettro autistico’; il fondo unico regionale è stato incrementato di oltre 2 milioni 700mila euro. Le risorse ammontano, quindi, ad un totale di quasi 6milioni 800mila”.

Fondi che secondo i consiglieri di opposizione dovrebbbero essere destinati verso particolari percorsi: “Per questo chiediamo di valorizzare e promuovere le realtà che implementano terapie nuove secondo un’evoluzione dei centri specializzati per persone affette da disturbo dello spettro autistico nell’ottica di un’inclusione reale, in cui si lavora sulle autonomie con attività ricreative, riabilitative e durante l’intero percorso scolastico. Realtà che, in sinergia con le altre realtà territoriali (sportive, artistiche, culturali), intercettino già dall’infanzia le specificità e potenzialità dei bambini affinché queste possano diventare il loro punto di forza in età adulta”.

“La mozione -conclude la nota- chiede alla Giunta anche di farsi carico del diritto delle famiglie di essere una parte fondamentale della presa in carico del figlio autistico, favorendo la necessaria assistenza psicologica svolta da professionisti. L’autismo, infatti, pesa moltissimo sulle famiglie e riguarda tutta la vita sociale del bambino. Per questo, è importante fare una diagnosi precoce per poter mettere in campo tutte le azioni che consentano di avere una vita scolastica e sociale e, magari, anche un inserimento lavorativo laddove la malattia lo consenta”.

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