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Sicolo, CIA Puglia: “Conseguenze tragiche se la Xylella avanza ancora”

La nomina di un commissario e nuove risorse da Governo e Ue sono le strade considerate necessarie dal presidente regionale della Confederazione Agricoltori Italiani

Dopo aver lanciato l’allarme sulla siccità e i suoi potenziali effetti sulla produzione agricola pugliese, la CIA Puglia pone l’accento sulla questione “Xylella”, tema giudicato ancora centrale da Gennaro Sicolo, Presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’organizzazione di rappresentanza: “Sulla Xylella c’è il rischio concreto che una certa ‘assuefazione’ faccia calare il livello di attenzione. L’avanzamento del batterio e delle sue diverse sub specie, alcune delle quali capaci di attaccare non solo l’ulivo, e i focolai nel Barese sono un monito: se non si agisce con forza e tempestività, la situazione potrebbe esplodere”.

Un allarme legato al recente ritrovamento di un altro focolaio capace di colpire tre mandorli e quattro olivi risultati infetti da Xylella fastidiosa, sub specie “Pauca”, nelle campagne dei comuni di Bari, Noicattaro e Triggiano.

Già lo scorso 25 giugno, chiamato in qualità di presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo era stato molto chiaro durante l’audizione convocata dalla XIII Commissione della Camera dei Deputati, proprio nell’ambito di un’indagine conoscitiva sullo stato dell’arte nel contrasto alla diffusione del batterio. Sia in quella occasione che a Bitonto in presenza del al sottosegretario La Pietra, Sicolo ha messo in evidenza un concetto ribadito anche in questa occasione: “Il Governo deve nominare un commissario straordinario, una persona che abbia potere di intervenire con rapidità e con una nuova dotazione di risorse a disposizione anche per nuovi investimenti nella ricerca, un commissario che possa coordinare le attività di contenimento nella fascia di cuscinetto, sollecitando le amministrazioni pubbliche, ferrovie dello stato e altri enti a fare la propria parte, adottando da subito le opportune misure fitosanitarie. Ma non bastano solo i piani di contenimento perché bisogna soprattutto promuovere la ricerca scientifica al fine di trovare la giusta terapia per salvare le piante. Fino ad oggi abbiamo avuto solo diagnosi ma restiamo in attesa che la ricerca ci dia la terapia. Urge un intervento deciso della Regione Puglia, del Governo e della Comunità europea”.

Un intervento già richiesto negli anni scorsi e mai concretizzatosi come si sperava, perchè a rischio sarebbe tutta la produzione olivicola pugliese: “Bisogna rafforzare tutti gli strumenti e le iniziative di contrasto alla patologia, con cui stiamo già facendo i conti da oltre dieci anni, attraverso un più sistematico sostegno alla ricerca scientifica, creando e rafforzando una rete internazionale capace di trovare soluzioni finalmente efficaci, ma è evidente che il Governo nazionale e quello regionale, anche col sostegno più forte e presente della Ue, devono fare molto di più sul contrasto, onde evitare l’ulteriore diffusione della Xylella fastidiosa. Se il batterio dovesse dilagare nel barese e, da qui, in tutto il nord della Puglia, l’olivicoltura pugliese rischierebbe seriamente di essere totalmente azzerata. È un’eventualità disastrosa che porterebbe conseguenze tragiche, come purtroppo è già accaduto nel Salento, dove il potenziale produttivo olivicolo è andato quasi del tutto perduto, ma si lotta per rigenerarlo. Ed è una lotta che va sostenuta seriamente e celermente. Ci vuole unità di intenti, con una cabina di regia nazionale, per lo stanziamento di nuove risorse e il rafforzamento delle attività di prevenzione e si incentivi lo snellimento delle pratiche burocratiche. Cia-Agricoltori Italiani ha sempre fatto affidamento sulla scienza. Governo nazionale e Unione europea sostengano la task force scientifica, in modo che la ricerca arrivi finalmente a soluzioni efficaci ed applicabili”.

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