Cerca

Il Porto che fa scuola

Dal Museo e dall’Avamposto mare un modello virtuoso di rivalutazione del patrimonio ittico e marinaresco del Salento, protagonista nei giorni scorsi di un servizio di “Linea Blu” su Rai 1 

 

Grazie all’Associazione Magna Grecia Mare, Tricase può vantare un piccolo gioiello che attrae turisti ma non solo. I numerosi progetti portati avanti e concretizzati in una virtuosa rivalutazione dell’area portuale hanno meritato l’attenzione dello storico programma di Rai 1, “Linea Blu”. Una lunga planata che ha riassunto ciò che noi oggi vediamo ma anche una progettualità futura che porterà valore aggiunto al bacino del mediterraneo. Grazie a NEMO, progetto supportato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo e attivato dal Ciheam Bari, il Porto Museo di Tricase e l’Avamposto mare sono l’unità di coordinamento di comunità di pescatori di ben 7 Paesi. 

In questi giorni, attraverso il progetto MADE 2 (Marine Aquaculture Development in Egypt) una delegazione di veterinari e tecnici egiziani sono stati impegnati nel comune salentino per accrescere e condividere con i colleghi italiani le conoscenze in materie di patologie ippiche al fine di consolidare il settore dell’acquacultura attraverso un approccio sostenibile e responsabile. Una “rete di reti”, realizzata anche grazie al “Webport”, un porto digitale che mette in contatto tutti gli attori del vasto progetto ed ha permesso in questi giorni la comunicazione e il confronto tra i pescatori di Tricase, le comunità di Himara (Albania), Zarzis (Tunisia) e Marsa Matrouh (Egitto). 

Un’altra importante attività in crescita, che ha meritato l’attenzione della tv nazionale e che non molti conoscono, è il monitoraggio della biodiversità condotta presso lo stesso Avamposto per prendere conoscenza del programma “Biodiversity Mare”. Un rapporto leale col mare e le nostre risorse che inizia sin dalle “piscare”, le antiche poste da pesca da sempre conosciute e utilizzate dai pescatori e oggi censite da Magna Grecia Mare per tramandare un patrimonio culturale immenso. Quest’estate inoltre la flotta antica del porto potrà vantare il varo dell’ultima novità di casa Magna Grecia: “Aurelia”, imbarcazione lignea storica restituita alle sue onde. 

 

M. Maddalena Bitonti