Dai primi di marzo sarà possibile installare i dispositivi a sottrazione negli alloggi popolari dell’Arca Sud. Ma l’Anaci avverte: “Non risolveranno definitivamente il problema”
Dal tavolo tecnico svoltosi in Prefettura nei giorni scorsi arriva una boccata d’ossigeno per gli inquilini dei palazzi di piazza Bologna, colpiti dal provvedimento di sospensione della fornitura idrica da parte dell’Aqp a causa di alcuni inquilini morosi. La Regione Puglia è infatti pronta a stanziare 3 milioni di euro per la fornitura dei contatori individuali (i primi 187 saranno installati nei primi giorni di marzo). Le istituzioni sperano ora in una collaborazione attiva da parte degli inquilini, in particolare coloro che vivono una reale situazione di disagio economico, ai quali spetta il “bonus idrico”. Da qui l’invito ai diretti interessati da parte del Prefetto, Regione e Aqp per effettuare tutte le richieste necessarie.
La soluzione sembrerebbe essere dunque l’installazione dei contatori di sottrazione elettronici anche se, secondo l’avvocato Carlo Mignone, presidente dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (Anaci) della provincia di Lecce, non risolverebbero il problema. “Non si tiene conto -afferma Mignone- che la sospensione delle forniture idriche non rappresenta l’unico vero problema nelle autogestioni delle palazzine di proprietà dell’Arca Sud Salento (ex Iacp), ma è solo una delle più eclatanti conseguenze della mancata applicazione della legge regionale n. 10/2014 che ha già provocato e continuerà a determinare una lunga e preoccupante serie di disservizi, a scapito degli inquilini assegnatari”.
Il presidente provinciale dell’Anaci poi pone non pochi dubbi sulla effettiva fattibilità dell’intervento: “Nel caso in cui l’acqua venga tagliata ad una o più famiglie realmente impossibilitate a pagare e l’amministratore non dovesse incassare il denaro necessario per saldare la bolletta, l’Acquedotto provvederà comunque al distacco della fornitura all’intera autogestione”.
Gian Piero Personè