Da secoli, a Cutrofiano, il 17 febbraio a sera si accendono decine di falò ai crocicchi delle strade, non per festeggiare Sant’Antonio Abate con un mese di ritardo, ma il patrocinio di Sant’Antonio da Padova per lo scampato terremoto. Infatti, si racconta che nella notte del 17 febbraio 1810 ci fu un terremoto: i cutrofianesi si alzarono, andarono in chiesa, misero sul sagrato il Santo da Padova a cui rivolsero le loro preghiere e accesero i falò con le “sarmente”, tralci di vite secchi, per scaldarsi. Molto probabilmente la tradizione è ancora più antica e risale al 1743 quando, sempre a febbraio, ci fu un terribile terremoto in tutto il Salento che provocò morti e distruzione, tranne a Cutrofiano dove non ci furono vittime, ma solo lievi danni.
Proprio per ricordare e ringraziare per lo scampato pericolo, ogni 17 febbraio a Cutrofiano è festa, con messe e processione per le principali vie del paese, scandita dalle marce della banda musicale, dal crepitio delle faville dei falò e dai fuochi d’artificio che, copiosi, deflagrano al passare del simulacro. Proprio nelle decine di fòcare accese per devozione, ma intorno alle quali si chiacchera, si mangia, si fa festa, sta la peculiarità della manifestazione.
Il programma, particolarmente curato, prevede: alle 18 presso la Chiesa Madre la Messa solenne con panegirico al Santo e alle 19 la processione con la seicentesca statua del Santo per le principali vie del paese tra falò e giochi pirotecnici. Si prosegue alle 20.30 in piazza Municipio con accensione della “grande fòcara” a cura della ditta “Francesco Mega”, mentre la banda musicale “Città di Cutrofiano” e il duo comico “Libera il sorriso” intratterranno la piazza. Dalle 21, sempre in piazza Municipio, il gruppo di musica popolare “Cardisanti” e “Io, Te e Puccia” si alterneranno sul palco per fare gli onori di casa al raduno spontaneo dei tamburellisti e dei danzatori di pizzica. Ospite d’onore della serata il noto comico Uccio De Santis.
La manifestazione è organizzata dall’Amministrazione Comunale guidata da Oriele Rolli, insieme all’assessore alla Cultura Lillino Masciullo e a tutte le associazioni presenti sul territorio.