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Condomini Arca a corto di gas

A causa della morosità di alcuni inquilini e degli impianti centralizzati, negli alloggi popolari in via Bari e via Machiavelli -dopo l’acqua- è a rischio la fornitura di gas

 

L’Italia della doppia (o tripla) velocità va in scena in questi giorni. Da una parte quella tutta luccicante dei padiglioni dell’Expo di prossima chiusura e dall’altra il paese reale fatto di famiglie che lottano per sopravvive con conti da pagare, senza un lavoro o con pensioni e stipendi sempre più erosi dalla crisi economica che ancora c’è e morde duramente. Quest’Italia va in scena in questi giorni anche a Lecce ed in particolare in due condomini Arca (ex Iacp) in via Bari e in via Machiavelli. Fra poco, e siamo a ridosso dell’inverno, le famiglie di questi edifici si vedranno tagliare il gas. 

“La questione è più complessa di quanto sembra -afferma Antonio De Giovanni, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (Anaci), nonché amministratore del condominio in via Bari- il taglio della fornitura è conseguenza di una persistente morosità. Oggi vige una regola semplice ma dura, in virtù della quale quando un’azienda non riceve i pagamenti che le spettano interrompe la fornitura dei suoi servizi”. 

La situazione di quei condomini si rivela in tutta la sua drammaticità nel momento in cui si considera che gli impianti di fornitura sono di fatto centralizzati. “Questa centralizzazione -continua De Giovanni- significa che l’erogazione si interromperà anche per quei condomini che hanno pagato regolarmente le bollette. Come venire fuori da questa non piacevole condizione di stallo? Non è facile: le aziende fornitrici hanno i loro diritti e non possono accumulare debiti su debiti. La difficoltà dei singoli cittadini d’altro canto è evidente e non possiamo ignorarla”. 

Alcuni condomini sembra abbiano già chiesto un impianto di erogazione autonomo, ma il costo della realizzazione si aggira però intorno ai 2.500 euro. Non poco, dati i tempi. È chiaro che chi non paga una bolletta è difficile riesca ad avere denaro sufficiente per acquisire l’autonomia. Il problema deve essere al più presto risolto e possibilmente con l’intervento di un ente pubblico. In questa direzione si muove infatti la proposta di Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti di Lecce, il quale afferma: “È evidente che occorre un intervento pubblico nell’immediato per ripristinare il gas, almeno per quest’avvio della stagione invernale, ed iniziare i lavori, a carico dell’Arca, ente proprietario degli stabili, per rendere autonomi ed indipendenti gli appartamenti”. 

 

Fabio Antonio Grasso